Covid, la gaffe della ASL: “Gay a rischio”

Marco Ciotola

11/02/2021

Omosessuali indicati come “categoria a rischio” in un documento della ASL ligure, che poi si scusa

Covid, la gaffe della ASL: “Gay a rischio”

L’omosessualità “un comportamento a rischio” in ottica covid. È quanto si legge in un documento della Asl5 di La Spezia, in Liguria, apparentemente destinato alla richiesta di accesso alla vaccinazione per i cittadini liguri.

L’incredibile svista ha portato, poche ore dopo la diffusione mediatica del documento, alle scuse pubbliche del direttore generale dell’Asl5 Paolo Cavagnaro. Quest’ultimo si è prima scusato con la comunità Rainbow ligure nel corso di un’intervista telefonica con l’ANSA, e successivamente ha esteso la platea rivolgendosi a tutti e parlando di “chiaro errore”:

“Un chiaro errore, lo riconosciamo, per cui possiamo solo scusarci. Ma stiamo anche tentando di spiegarci”.

Spiegazioni che sarebbero da rintracciare, per Cavagnaro, nell’erroneo copia-incolla di un modulo dedicato alle donazioni di sangue.
Ma, quale che sia il motivo della gaffe, la notizia ha avuto un forte impatto mediatico e sembra destinata a far discutere ancora e molto nei prossimi giorni.

Covid, la gaffe della ASL: “Gay a rischio”

Tra i primi a rintracciare e diffondere la cosa - come riporta Il Giornale - c’è il consigliere regionale ligure ed ex giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa, che ha condiviso il documento sui suoi social attribuendolo alla Asl5 di La Spezia.

Un documento destinato alla richiesta di accesso alla vaccinazione che - come si evince dall’immagine in basso - riporta 30 categorie considerate a rischio. Alla decima voce si legge “omosessualità”, etichettata come un “comportamento a rischio” insieme a “tossicodipendenza e prostituzione.”

Il documento emesso dalla Asl5 di La Spezia, dove si evince chiaramente l’inquadramento degli omosessuali come “soggetti con comportamenti a rischio”.

Dopo alcune prime difficoltà nell’interpellare la ASL sulla natura del documento, inizialmente dall’azienda sanitaria sono arrivati solo dubbi circa la provenienza del modulo, con ipotesi si trattasse di un falso diffuso di proposito.

Poi però lo stesso direttore, Paolo Cavagnaro, ha chiesto scusa alla comunità Rainbow della Liguria, una delle prime associazioni a condannare la circostanza, per poi estendere a tutti le scuse parlando di chiaro errore.

Stando a quanto segnalato proprio da Cavagnaro, la gaffe potrebbe essere stata originata da un copia-incolla da un vecchio modulo per le donazioni di sangue.
Mentre per il governatore della Liguria Giovanni Toti l’errore, in ogni caso grave, deriva da informazioni tratte dalle indicazioni del Ministero della Salute, che nelle sue linee guida - sostiene - “include gli omosessuali tra i soggetti con fattori di rischio per le priorità delle vaccinazioni anti covid”.

Argomenti

# Italia

Iscriviti a Money.it