Mentre il Governo Draghi si appresta a riaprire, dal mondo (Italia compresa) arrivano notizie preoccupanti sulle varianti Covid-19.
Le varianti Covid preoccupano il mondo, ma non l’Italia. Mentre il governo Draghi negozia con le forze di maggioranza su maggiori aperture, in Europa e nel resto del mondo si impongono nuove restrizioni.
Fanno eccezione soltanto Paesi come Israele che sono riusciti a vaccinare una buona fetta della popolazione. Ma anche lì viene ripetutamente verificata l’efficacia dei vaccini disponibili contro le mutazioni del coronavirus.
1.300 bambini morti in Brasile a causa del Covid
Ma se i dati sulla protezione di vaccini a mRNA e adenovirus contro la maggior parte delle varianti esistenti rimangono al momento rassicuranti, cominciano a preoccupare le notizie che arrivano dagli ospedali di tutto il mondo, italiani compresi. In particolare, preoccupa l’abbassamento dell’età media dei pazienti in terapia intensiva e, purtroppo, anche dei decessi.
Il fenomeno è particolarmente evidente in Brasile, definito una vera e propria “fucina di varianti”. Riporta il Guardian che nel Paese guidato da Jair Bolsonaro c’è stato un netto aumento di pazienti giovani ricoverati e intubati in concomitanza con la diffusione della variante brasiliana: “L’età media si è davvero abbassata. Un venerdì avevamo più pazienti di 40 anni che di 80”, ha detto la dottoressa Clarisse Bressan al quotidiano britannico.
“Non finiscono necessariamente per avere condizioni più gravi, ma noto una riduzione delle persone giovani asintomatiche rispetto all’inizio della pandemia”, aggiunge Bressan.
Anche la variante sudafricana è sospettata di essere più pericolosa per i giovani.
Varianti Covid, nel mondo aumentano giovani in terapia intensiva
Nonostante l’evidenza che il coronavirus sia pericoloso quasi esclusivamente per anziani e persone fragili, sempre in Brasile sono morti 1.300 bambini a causa del coronavirus, riporta la BBC.
Un simile allarme è arrivato anche dagli Stati Uniti. I pediatri del Wisconsin hanno segnalato 90 casi di infiammazione dovuta al Covid-19 in pazienti la cui età media era di 7 anni. La colpa sarebbe la combinazione di varianti e allentamento delle misure.
La maggior parte dei bambini non si ammalano gravemente, ma sempre di più hanno bisogno di cure, hanno detto i medici a WPR. Il dato sull’abbassamento dell’età media è stata confermata dalla direttrice dei CDC statunitensi, la dottoressa Rochelle Walensky. “Stiamo notando un incremento negli adulti più giovani, la maggior parte dei quali non è ancora stata vaccinata”, ha detto la direttrice.
Il dottor Darryl Elmouchi, presidente del centro ospedaliero Spectrum Health West Michigan, ha fatto sapere che l’età media dei pazienti adesso è di 57 anni, più di una decade in meno della precedente ondata di coronavirus. Il 15% dei pazienti hanno meno di 40 anni.
Scoperta variante texana più resistente a vaccini e più pericolosa per giovani
Altra notizia preoccupante dagli USA: ricercatori del Texas hanno scoperto una nuova variante, ’imparentata’ con quella inglese, che in test di laboratorio si è rivelata più resistente agli anticorpi e più pericolosa per i giovani. La variante texana sembra provocare, inoltre, una malattia più lunga.
Anche nella Svezia anti-lockdown la situazione sulle terapie intensive viene definita “grave” a causa dell’aumento di giovani intubati.
Simili notizie non mancano di arrivare dall’Italia. All’ospedale Policlinico di Palermo, ad esempio, l’età media adesso è di 53 anni con pazienti senza particolari fattori di rischio o patologie pregresse.
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