I criminali ingannano sempre di più i consumatori e saccheggiano i conti

Alessandro Nuzzo

10 Febbraio 2025 - 21:30

È boom di truffe telefoniche. Un trend in crescita che sta facendo sempre più vittime.

I criminali ingannano sempre di più i consumatori e saccheggiano i conti

Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale sono aumentate le truffe telefoniche. Grazie all’AI i truffatori sono in grado di modificare la voce spacciandosi per persone famose facendo maggiormente breccia sulle ignare vittime che si ritrovano spesso a elargire ingenti somme di denaro.

L’ultima truffa scoperta è di alcuni giorni e ha avuto come vittime ricchi imprenditori italiani. Un gruppo di truffatori, spacciandosi per il ministro della Difesa Guido Crosetto è riuscito a mettersi in contatto con facoltosi e ricchi personaggi dell’imprenditoria italiana convincendoli a effettuare bonifici su conti esteri con la scusa di dover contribuire al rilascio di giornalisti tenuti prigionieri in Iran o in altri territori dove imperversa un clima di tensione.

A quanto pare tramite un software di intelligenza artificiale, i truffatori sono riusciti a ricreare la voce del ministro apparendo credibili agli occhi degli imprenditori. E c’è chi è caduto nel tranello prima di denunciare il tutto.

«Questi sono professionisti della truffa, evidentemente hanno sia tecnologia sia capacità di individuare i soggetti. In questo caso hanno individuato i maggiori imprenditori italiani, ma hanno individuato delle persone che magari alla richiesta di un ministro erano anche disponibili per l’Italia, per l’amore che hanno per l’Italia, a fare un bonifico», ha detto Crosetto.

Questo è solo l’ultimo esempio di truffe telefoniche che, dati alla mano, sono sempre di più in Italia. L’intelligenza artificiale ha semplificato le cose e oggi ricreare una voce di un personaggio famoso è molto semplice. La tecnica ancora più utilizzata è sempre quella del funzionario di banca.

Truffe: attenzione a quella del funzionario di banca

Tutto inizia con una telefonata da parte di un finto impiegato di banca. Secondo il finto dipendente sussiste una minaccia finanziaria tale che i risparmi della vittima potrebbero essere oggetto di furto e prendere la via di conti esteri. In questo caso il modus operandi può essere diverso. O il funzionario chiede i codici di accesso al conto corrente per risolvere la questione oppure si presenta a casa della vittima chiedendogli la carta di debito che va ritirata per motivi di sicurezza.

Ovvio che in entrambe le occasioni si finisce con il conto svuotato e il denaro prelevato, utilizzato per fare acquisti o bonificato su conti esteri spesso intestati a prestanome e aperti in istituti bancari in nazioni off-shore.

Le vittime preferite sono sempre gli anziani, persone sole, fragili che si fidano e non immaginano la truffa. Nella maggior parte dei casi le vittime anziane provano un senso di vergogna talmente alto per esser state aggirate così facilmente che finiscono per non denunciare. Questo è sbagliato: i truffatori hanno affinato tecniche sempre più realistiche e sofisticate per cui è davvero facile cadere nel tranello. Denunciare è sempre la prima cosa da fare. Se i soldi sono stati prelevati tramite bonifico magari si è ancora in tempo per bloccare la transazione. Denunciare informa la Polizia di nuove tecniche in atto e avvia le indagini per risalire agli autori ma anche per evitare che questi possano fare nuove vittime.

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