Il mondo è in continua evoluzione e la tecnologia si evolve in modo estremamente veloce. Le criptovalute, derivate dalla tecnologia blockchain, sono diventate un mercato popolare negli ultimi anni.
Il concetto di criptovaluta, inteso come sistema di pagamento elettronico decentralizzato, è meno recente di quanto si possa credere: già negli anni ’90 del secolo precedente, il programmatore Wei Dai, laureato all’Università di Washington, pubblicò un saggio in cui descrisse il concetto della valuta digitale b-money: «un progetto pensato per un gruppo di utenti anonimi, basato su un meccanismo di pagamenti non rintracciabili e il far rispettare i contratti tra utenti senza l’ausilio di intermediari esterni». Ma cosa sono le criptovalute e come funziona la tecnologia su cui tali monete digitali si basano?
La blockchain: il sistema alla base delle criptovalute
Questa misteriosa parola si riferisce a una tipologia di database, ossia un sistema di registrazione delle informazioni condiviso tra i nodi di una rete di computer. La tipologia più comune, anche se non l’unica, che viene registrata attraverso blockchain consiste nelle transazioni che avvengono in tale rete e che sono dunque catalogate in un libro mastro virtuale noto, appunto, come “blockchain”. A differenza di un comune database, i dati sono registrati in “blocchi”, che sono poi collegati tra loro, in ordine cronologico, tramite tecnologia crittografica.
Inoltre, alcune tipologie di blockchain possono essere decentralizzate, ossia tali reti non sono controllate da un singolo individuo o gruppo, ma il potere di controllo è distribuito collettivamente a tutti gli utenti di tale rete. Ciascun computer connesso a una determinata rete blockchain memorizza le informazioni dell’intera catena. Le reti decentralizzate sono immutabili, in quanto le transazioni sono irreversibili, registrate in modo permanente e visibili a tutti gli utenti. Inoltre, i dati personali sono protetti in quanto crittografati, garantendo contemporaneamente l’anonimato e la piena trasparenza sulle singole transazioni sul mercato.
Tale caratteristica è l’opposto dell’attuale struttura del mondo finanziario odierno: attualmente, tutte le transazioni che effettuiamo, quali pagare con una carta di credito o debito o effettuare un bonifico, sono registrate sui server di una determinata banca, la quale è in possesso di tutte le informazioni relative alla nostra attività, in quanto entità finanziaria centrale. Tale sistema è sempre più dibattuto e messo in discussione, specialmente da quando la tecnologia della blockchain ha dimostrato la possibilità concreta e reale di un sistema alternativo funzionante senza la necessità del controllo di un’entità centrale.
L’autenticità dei dati inseriti è verificata con vari protocolli di sicurezza, interni alla catena, basati sul consenso distribuito, tra cui il modello Proof-of-Work e quello Proof-of-Stake.
Questa tecnologia è vista da molti come un’evoluzione del denaro, in quanto consente il trasferimento sicuro di valore, eliminando il fattore umano e riducendo la probabilità di frodi ed errori. Tuttavia, è importante ricordare che le transazioni blockchain sono irreversibili e che gli investitori nel mercato delle criptovalute sono ancora relativamente spesso vittime di frodi e truffe quali phishing.
leggi anche
Criptovalute: cosa sono e come funzionano?
Le criptovalute: cosa sono questi token digitali?
Le criptovalute, sono diventate il simbolo della «rivoluzione finanziaria» globale avvenuta negli ultimi anni. Il forte interesse dietro a tali strumenti finanziari riguarda le soluzioni tecnologiche innovative sottostanti, che a loro volta attraggono interessi speculativi. Infatti, nonostante gli elevati rischi, il trading su criptovalute è nato come una curiosità tecnologica, ma si è evoluto in un mercato che ha attirato l’interesse delle principali istituzioni finanziarie come Goldman Sachs e JP Morgan, nonché dei giganti della tecnologia Intel e Nvidia.
Il termine si compone di due parole: “cripto” e “valuta”, in quanto questa tipologia di valuta è “nascosta”, essendo visibile/utilizzabile solo possedendo le cosiddette “chiavi di accesso”. Inoltre, le criptovalute sono monete digitali, dato che esistono solo ed esclusivamente in forma virtuale, e possono essere utilizzate per molteplici scopi, tra cui investimenti e trading, shopping online, verifica dei dati e piattaforme di gaming, o nel metaverso.
La tecnologia crittografica alla base delle criptovalute rende impossibili truffe quali contraffazione e doppia spesa, che riguardano le monete a corso legale. Un’altra differenza tra i cosiddetti token e le valute tradizionali consta nel fatto che alcune criptovalute, tra cui Bitcoin o Cardano, hanno un volume prestabilito. Ciò significa che il numero totale di monete è determinato al momento della creazione di una determinata criptovaluta, a differenza dalle valute tradizionali, la cui quantità in circolazione può essere controllata dalle banche centrali di determinati paesi, le quali possono stampare nuova moneta. Sebbene la creazione, gli scambi e il prezzo delle criptovalute non siano sotto il controllo di alcun governo o banca è importante tenere a mente che le decisioni dei singoli regolatori possono avere un effetto indiretto sul potere di acquirenti e venditori.
Inoltre le monete virtuali possono essere distinte tra “chiuse” o “unidirezionali” e “bidirezionali”. La differenza tra le due risiede nella possibilità o meno di poter scambiare la criptovaluta con una moneta a corso legale (anche definita moneta ‘ufficiale’ o ‘moneta fiat’). Ad esempio, Bitcoin, è una token bidirezionale in quanto può essere facilmente convertito con le principali valute fiat e viceversa.
Investire in criptovalute, come in qualsiasi altro mercato, comporta vantaggi e svantaggi. È indubbio il fatto che tali strumenti abbiano attirato l’attenzione di una grande percentuale di investitori al dettaglio, ma anche di grandi investitori istituzionali. Tale interesse è simbolo della fiducia da parte del mercato nella tecnologia della blockchain e dei token digitali. Se vuoi scoprire di più sul “re delle criptovalute”, ti suggeriamo questo articolo: “Bitcoin: come iniziare?”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA