Fumata nera sul salvataggio di Astaldi: sia Salini Impregilo che IHI hanno rinviato le offerte. E ora?
La crisi di Astaldi, colosso delle costruzioni schiacciato da €2 miliardi di debiti, continua a far discutere.
Nella giornata di ieri, lunedì 4 febbraio, sarebbero dovute arrivare le offerte di Salini Impregilo e della giapponese IHI.
Entrambe le società, però, hanno scelto di prendersi del tempo aggiuntivo e hanno rimandato le proposte sulla romana. I tempi per il salvataggio di Astaldi, però, si stanno accorciando e le prossime giornate si riveleranno campali per la risoluzione della crisi.
Astaldi: salvataggio rimandato
Tra qualche giorno la quotata di Piazza Affari finita in concordato dovrà ufficializzare l’atteso piano di risanamento che, si spera, aprirà le porte ad una nuova fase di rinascita.
Il termine per la presentazione della proposta scadrà il 14 febbraio, per cui è probabile che il Consiglio di amministrazione previsto per l’inizio del mese sarà spostato alla prossima settimana.
Un ruolo chiave sarà quello eventualmente giocato da Cassa Depositi e Prestiti che potrebbe intervenire soltanto con un veicolo ad hoc e con una quota di minoranza.
Attesa anche per l’offerta di IHI, che tuttavia ha seguito l’esempio di Salini e ha preferito aspettare ancora.
Quel che è chiaro, ad oggi, è che in assenza di un piano concreto il salvataggio di Astaldi naufragherà e la crisi condurrà la società verso l’amministrazione straordinaria e il commissariamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
