Con la crisi economica e finanziaria in corso, i trader si dividono sui possibili scenari di marcato: ce ne sono almeno tre in considerazione. Cosa può accadere e come investire?
Crisi economica e turbolenze bancarie: sono almeno tre gli scenari ipotizzati dai trader in questa complessa fase per i mercati, assediati da banche poco solide, instabilità finanziaria, incertezza sulle prossime decisioni sui tassi di interesse.
Il dibattito su cosa può davvero accadere nella finanza mondiale è aperto e un’analisi di Cnbc riflette su come investitori e mercati potrebbero evolvere in un contesto così fragile, caratterizzato soprattutto da preoccupazioni per la liquidità, il credito e le insolvenze innescate dalla pericolosa spirale della crisi bancaria.
Crollo dei guadagni societari, titoli difensivi alla ribalta, ritorno agli acquisti dei tecnologici: i tre possibili scenari per i mercati secondo i trader, quale si concretizzerà?
1. Crollo degli utili
C’è un gruppo di investitori che scommette in un tonfo degli utili societari nei prossimi mesi. Alcuni analisti prevedono che gli utili dell’S&P 500 scenderanno del 4,6% nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Nello specifico, si prevede che i finanziari S&P 500 registreranno una crescita degli utili anno su anno nel primo trimestre del 5,4%, rendendolo uno dei soli quattro settori i cui utili dovrebbero aumentare. La recessione sta tornando e i primi dati economici più deboli per la potenza Usa sono un allarme.
Non tutti, però, la pensano così. “Il gruppo di strateghi che si aspetta un crollo degli utili potrebbe avere ragione se ci fossero prove a sostegno di questa tesi, oltre a un semplice calo dei prezzi delle azioni”, ha dichiarato su Cnbc Jim Cramer. Il suo è un respingimento di questo scenario.
2. Puntare sui titoli difensivi
Secondo Cramer, il secondo gruppo di investitori, i trader difensivi, ha anch’esso torto nel prevedere uno scenario in cui puntare su questi asset. Solo poche settimane fa i titoli di prodotti farmaceutici e di prodotti confezionati difensivi venivano colpiti perché percepiti come “troppo difensivi”.
“È ridicolo”, ha detto Cramer, “che quei trader pensino che le prospettive siano davvero molto migliorate per tali asset”.
Secondo alcuni trader, infatti, i difensivi hanno ancora un posto da riempire in un portafoglio, ma più piccolo, poiché avendo sovraperformato nel 2022, ora potrebbero essere in una fase di perdita di appeal.
3. Big tech: ribalta o bluff?
Alcuni trader prevedono uno scenario in cui puntare tutto sui titoli tecnologici a grande capitalizzazione. Ma questa, per Cramer, è semplicemente “un’idea folle”. Non c’è alcun motivo per acquistare un’azienda come Google solo in virtù di un solido bilancio in mezzo a una crisi dei prestiti, quando, come riportato da CNBC, sta tagliando le spese.
C’è poi la questione dei licenziamenti nelle Big tech da tenere in considerazione: un orizzonte così brillante per i giganti tech potrebbe rivelarsi poco verosimile.
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