La seconda ondata di coronavirus in Croazia spaventa l’Europa, il Paese infatti è una delle mete turistiche preferite di quest’anno.
La seconda ondata della Croazia spaventa l’Europa. Nel Paese infatti, preso d’assalto da centinaia di turisti, vengono rilevati pochissimi casi ufficiali, ma le cifre riportate non corrispondono al numero delle infezioni riportate dai casi d’importazione, sebbene sia considerata una meta sicura.
Sebbene Zagabria comunichi solamente un centinaio di nuove infezioni giornalmente, in tutta Europa si sta assistendo a un boom di nuove infezioni di giovani che rientrano proprio dalla Croazia. Diversi Stati hanno quindi deciso di prendere delle misure di precauzione, come l’Austria, il cancelliere Sebastian Kurz ha infatti imposto il tampone obbligatorio per chi rientra dalla Croazia, specificando che: “c’è una massiccia introduzione del virus da quel Paese. Dobbiamo fare tutto il possibile per fermare la diffusione del virus senza un nuovo lockdown”.
Seconda ondata in Croazia: le dichiarazioni del ministro
La situazione in Croazia spaventa tutta l’Europa, e sull’andamento epidemiologico e le scelte del Paese, soprattutto quelle riguardanti il turismo, si è espresso anche il ministro della Sanità Vili Beros, che ha dichiarato: “Abbiamo accettato consapevolmente il rischio e deciso di far andare avanti la vita e il turismo. Senza turismo, uno dei settori chiave per la Croazia, sarebbe stato molto peggio”.
Anche il presidente Zoran Milanovic sembra essere della stessa opinione, tuttavia è stato introdotto il coprifuoco per bar, ristoranti e locali notturni, che dovranno tassativamente chiudere entro mezzanotte. Dall’inizio della pandemia in Croazia sono stati registrati solamente 6.420 casi e 162 decessi, nel Paese in questo periodo ci sono più di 800.000 turisti che potrebbero potenzialmente diffondere nuovamente il coronavirus in tutto il vecchio continente.
I dati del turismo in Croazia
Il turismo in Croazia compone una larga fetta di PIL. Stando agli ultimi dati disponibili, relativi alla prima settimana di agosto, in Croazia hanno soggiornato quasi un milione di turisti, generando un fatturato che si avvicina al 70% di quello del 2019, fa sapere l’Ente per il turismo croato (HTZ).
La maggior parte dei turisti sono stati registrati in Istria e nel nord Adriatico, mete più facilmente raggiungibili anche in auto dai paesi vicini, tra cui anche l’Italia. Rispetto allo scorso anno, il numero dei turisti provenienti della Germania è aumentato del 6%, seguono poi gli sloveni, con un +10% e i polacchi che raggiungono quasi il 20% in più.
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