Crollano le vendite di Tesla in Europa, autogol politico di Musk?

Alessandro Cipolla

6 Febbraio 2025 - 08:25

Se da un lato i politici europei appoggiati da Musk volano nei sondaggi, dall’altro c’è da registrare un tonfo nelle vendite di Tesla nel Vecchio Continente: il magnate ha sbagliato i suoi calcoli?

Crollano le vendite di Tesla in Europa, autogol politico di Musk?

Le vendite di Tesla a gennaio sono calate in diversi Paesi europei - in alcuni letteralmente crollate -, tra cui mercati importanti come Germania e Regno Unito. Questo sembrerebbe essere il rovescio della medaglia dell’attivismo politico di Elon Musk.

Quello che per Forbes è l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale superiore ai 400 miliardi di dollari, ormai è sempre più proiettato nel suo ruolo di capo del Dipartimento dell’efficienza creato dall’amministrazione Trump, senza parlare delle incursioni nelle vicende politiche tedesche, britanniche e spesso anche italiane.

Tesla così è stata lasciata in mano ad alcuni fedelissimi al pari delle altre aziende del magnate sudafricano; i numeri delle vendite delle auto in questo primo mese dell’anno però sono stati horror.

Secondo i dati pubblicati martedì da New AutoMotive, le vendite di Tesla nel Regno Unito sono diminuite di quasi il 12% a gennaio, nonostante le immatricolazioni mensili di auto elettriche nel più grande mercato europeo di veicoli elettrici a batteria abbiano fatto registrare un record.

In Francia il calo è stato addirittura del 63%, in Germania del 59%, in Svezia del 44%, in Norvegia del 38% e nei Paesi Bassi del 42%. Stiamo parlando dei mercati più importanti per le auto elettriche nel Vecchio Continente, mentre in Italia le vendite sono così basse che quasi non fa testo.

Per Musk le brutte notizie arrivano anche dalla California - il più grande mercato automobilistico degli Stati Uniti con oltre 1,7 milioni di immatricolazioni di veicoli nel 2024 -, con le vendite di Tesla che sono diminuite del 12%.

Male le vendite di Tesla, colpa di Musk?

Al momento i Mercati sembrerebbero essere tranquilli, ma Tesla finora non ha voluto commentare i dati delle vendite relativi al mese di gennaio. Per Elon Musk - novello Re Mida - si tratta delle prima cattiva notizia arrivata in un periodo d’oro per l’imprenditore.

In Europa tutti i partiti appoggiati da Musk stanno volando nei sondaggi: AfD può ambire a essere il partito più votato alle imminenti elezioni in Germania, Reform Uk sarebbe in testa nel Regno Unito e Giorgia Meloni è sempre granitica nelle intenzioni di voto.

Eppure per gli analisti il calo di vendite di Tesla sarebbe da imputare a due motivi: la concorrenza sta vendendo di più grazie a modelli più moderni, mentre molti cittadini potrebbero “boicottare” in qualche modo le aziende di Musk a causa delle sue posizioni politiche.

Paradossalmente l’uomo più ricco al mondo potrebbe aver sbagliato i cavalli su cui puntare: la destra infatti sia negli Usa sia in Europa è da sempre contraria alla svolta green e - inevitabilmente - anche alle auto elettriche. In sostanza Musk starebbe coccolando quell’elettorato meno propenso ad acquistare le sue automobili.

Al contrario la parte più favorevole alle auto elettriche potrebbe adesso propendere per altre marche, in virtù dei “nemici” politici che Musk si starebbe facendo e alla mancanza di nuovi modelli Tesla più economici comunque annunciati per questo 2025.

Un sondaggio di fine gennaio - condotto dal sito web di recensioni di veicoli elettrici Electrifying.com - ha mostrato che il 59% dei proprietari britannici di veicoli elettrici e di coloro che intendono acquistare un veicolo del genere ritiene che l’influenza di Musk li avrebbe scoraggiati dall’acquistare una Tesla.

Come se da noi un elettore del Pd decidesse di comprare un’altra marca invece che Tesla a causa delle posizioni politiche di Elon Musk. Resta da capire adesso se i dati di gennaio saranno un caso isolato oppure se questo sarà il trend di tutto il 2025: se così fosse, il consulente di Donald Trump presto potrebbe dover rispondere di questo con gli investitori che, per il momento, sembrerebbero essere tranquilli.

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