Da bottega a impero da €500 milioni, addio al «Re del Pane» Luigi Morato

Giorgia Paccione

24 Aprile 2025 - 12:48

Luigi Morato, fondatore di Morato Pane, è scomparso il 23 aprile 2025 all’età di 83 anni. Da una bottega a Vicenza aveva creato un gruppo internazionale leader nella panificazione.

Da bottega a impero da €500 milioni, addio al «Re del Pane» Luigi Morato

Il 23 aprile 2025 Luigi Morato, imprenditore vicentino e figura di riferimento nell’industria alimentare italiana, si è spento all’età di 83 anni, lasciando un’eredità imprenditoriale che ha rivoluzionato il settore della panificazione.

Fondatore e presidente del gruppo Morato Pane, aveva saputo trasformare una piccola bottega di paese in uno dei principali colossi europei del pane, con un fatturato che supera i 500 milioni di euro, 19 stabilimenti tra Italia, Spagna e Francia e un organico di circa 1.500 dipendenti.

La sua storia, fatta di visione, passione e innovazione, è oggi un esempio per tutto il tessuto imprenditoriale italiano.

Dalla bottega di Vicenza a leader europeo della panificazione

L’avventura imprenditoriale di Luigi Morato inizia nel 1970, quando apre una piccola panetteria in zona Ponte degli Angeli, nel cuore di Vicenza.

Nel 1975 il trasferimento a Porta Padova segna il primo passo verso una crescita che non si arresterà più. Da quel primo forno artigianale nasce una realtà che, in poco più di cinquant’anni, saprà imporsi come secondo operatore del settore sia in Italia che in Spagna, grazie anche a una strategia di acquisizioni mirata e sempre più dinamica.

La vera svolta arriva nel 1989, quando Morato Pane introduce sul mercato le prime linee industriali, Tenerelle, Bruschelle e Spuntinelle, aprendo la strada alla grande distribuzione.

Il successo di prodotti innovativi come i Nuvolatte (2001) e l’American Sandwich (2003) consolida ulteriormente la presenza del gruppo sugli scaffali dei supermercati italiani e internazionali.

Espansione, acquisizioni e internazionalizzazione del gruppo Morato

Uno degli elementi chiave della crescita di Morato Pane è stata la capacità di cogliere le opportunità offerte dal mercato attraverso una strategia di acquisizioni che ha permesso al gruppo di consolidare la propria posizione sia in Italia che all’estero.

Dal 2009, infatti, Morato ha inglobato marchi storici come Pan d’Este, Roberto, Modea, Ro.Mar e La Spiga, specializzata nella pinsa romana, rafforzando così la sua presenza sul territorio nazionale.

L’espansione internazionale si è poi concretizzata con l’acquisizione di M&C Bakery in Spagna e Harrys Restauration in Francia, oltre all’ingresso nel segmento gluten free. Dal 2018, sotto la guida dell’amministratore delegato Stefano Maza, il gruppo ha accelerato la propria crescita oltreconfine con la nascita delle filiali Morato Iberia e Morato France.

Oggi Morato Pane conta 19 impianti produttivi, 49 linee di produzione e circa 1.500 dipendenti, confermandosi tra i primi player del settore sia in Italia che in Spagna. Il gruppo guarda con interesse anche al mercato nordamericano, valutando possibili investimenti produttivi diretti per consolidare la propria presenza internazionale.

L’eredità di Luigi Morato: innovazione, qualità e attenzione alle persone

La scomparsa di Luigi Morato lascia un vuoto profondo non solo nel mondo dell’impresa, ma anche tra quanti hanno avuto modo di conoscerlo e lavorare al suo fianco.

La sua storia personale e professionale è stata caratterizzata da una visione imprenditoriale capace di unire tradizione e innovazione, qualità dei prodotti e attenzione per le persone.

Fare le cose per bene, con rispetto e con etica. È questo l’insegnamento più grande che Luigi Morato ci lascia”, ha dichiarato l’amministratore delegato Stefano Maza, sottolineando l’impegno a custodire e portare avanti i valori trasmessi dal fondatore.

Il Consiglio di Amministrazione, il management e tutto il personale del gruppo hanno espresso profonda gratitudine per il cammino fatto insieme e per i valori autentici che Morato ha saputo trasmettere.

La sua figura rimarrà un punto di riferimento per il settore e per il territorio, esempio di come sia possibile costruire valore duraturo partendo da una piccola realtà locale per arrivare a guidare un gruppo internazionale.

La storia di Luigi Morato è quindi la dimostrazione di come la determinazione, la passione e la capacità di innovare possano trasformare una piccola impresa familiare in un gigante dell’industria alimentare. Il suo lascito continuerà a vivere nell’attività del gruppo Morato Pane e nell’impegno quotidiano di chi, ispirato dal suo esempio, continuerà a portare il buon pane italiano sulle tavole di milioni di persone in tutto il mondo.

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