I mercati oggi mostrano segnali di incertezza su Cina, banche centrali, prezzo del petrolio. Cosa succede e cosa aspettarsi in una settimana che si preannuncia piena di insidie.
Mercati oggi dominati da un sentiment di incertezza. Le azioni asiatiche sono crollate a inizio seduta e il dollaro si è stabilizzato, mentre gli investitori attendono una settimana ricca di riunioni delle banche centrali, tra cui la Federal Reserve e la Banca del Giappone, che saranno attentamente esaminate per i potenziali effetti monetari globali.
Sul finire della sessione, gli indici cinesi stanno recuperando e si apprestano a chiudere sopra la parità, con Hong Kong che però continua a negoziare in area negativa e con un tonfo oltre l’1%.
Gli investitori sono alle prese con settimane volatili e piene di insidie, con le banche centrali, le materie prime come il petrolio e la strada cinese verso la ripresa in primo piano. Cosa succede oggi nei mercati e perché c’è un clima piuttosto turbolento.
Cina in primo piano nei mercati oggi. Quali novità dal dragone?
I riflettori nella mattinata asiatica sono stati puntati soprattutto sugli sviluppatori immobiliari cinesi quotati a Hong Kong, che sono crollati del 2%, in parte a causa del tonfo del 20% del China Evergrande Group.
La notizia che la polizia nel sud della Cina ha arrestato alcuni dipendenti nella sua unità di gestione patrimoniale, è stato l’ultimo problema che ha colpito la società immobiliare in difficoltà.
Inoltre, la società fiduciaria cinese Zhongrong International Trust Co, con esposizione a promotori immobiliari cinesi, ha dichiarato durante il fine settimana di non essere in grado di effettuare puntualmente i pagamenti su alcuni prodotti fiduciari, come scritto da Reuters.
“Nonostante i segnali incoraggianti di stabilizzazione, il mercato immobiliare continua a essere il pezzo mancante del puzzle nel quadro economico”, ha affermato Tommy Xie, capo della Greater China Research presso la OCBC Bank.
La Cina sta attualmente attraversando un “processo di riequilibrio molto doloroso”, secondo Mark Matthews, capo della ricerca asiatica presso Julius Baer.
Petrolio e banche centrali, i prossimi shock arrivano da qui?
Questa settimana, le banche centrali globali saranno al centro della scena, con cinque di coloro che supervisionano le 10 valute più scambiate – inclusa la Federal Reserve americana – che terranno riunioni per la fissazione dei tassi, oltre a una serie di banche centrali dei mercati emergenti.
I mercati sono pienamente scontati per una pausa da parte della Fed mercoledì 20 settembre, quindi l’attenzione sarà focalizzata sulle proiezioni economiche e sui tassi aggiornate, nonché su ciò che il presidente Jerome Powell annuncerà sul futuro, con le proiezioni sui tassi molto attese.
La Banca del Giappone sarà l’evento chiave di rischio venerdì. I mercati sono alla ricerca di segnali che indichino che la BOJ possa abbandonare la sua politica ultra-espansiva più velocemente di quanto si pensasse in precedenza, dopo che i recenti commenti del governatore Kazuo Ueda hanno fatto salire i rendimenti molto più in alto.
Infine, attenzione ai prezzi del petrolio. Le quotazioni viaggiano oltre i 90 dollari al barile nello scenario di un’offerta scarsa e potrebbero presto arrivare a 100 dollari al barile. Il ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman lunedì dovrebbe parlare a una conferenza di settore e potrebbe offrire spunti sulla politica del regno per il greggio. Il petrolio è avanzato per il terzo giorno, con il Brent che si è spinto verso i 95 dollari al barile mentre i tagli all’offerta dell’OPEC+ hanno inasprito il mercato.
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