I sussulti dell’economia americana tengono sotto scacco le principali economie asiatiche. Quanto successo negli ultimi giorni è un campanello d’allarme che deve essere preso in considerazione.
Che cosa sta succedendo in Asia? Il 6 agosto i mercati azionari della regione sono rimbalzati bruscamente dopo essere crollati, il giorno precedente, a causa di una combinazione di fattori. Su tutti: il timore di una recessione statunitense (ma non solo).
L’indice giapponese Nikkei 225, dopo aver collezionato la peggiore performance in un giorno dal 1987 (quasi -13%), ha subito un rimbalzo fino del 10% e sta continuando a crescere, complici le rassicurazioni della Bank of Japan che ha allontanato l’aumento dei tassi. Nel momento in cui scriviamo, in ripresa anche l’indice Kospi della Corea del Sud, che ha guadagnato quasi il 5%, e i mercati azionari di Taiwan e Cina.
Allarme rientrato? Lo shock, o meglio il battito di ali di farfalla che ha rischiato di affossare i mercati asiatici, sembrerebbe essere evaporato come neve al sole. Restano, tuttavia, ancora intatte le cause che potrebbero generare nuovi scossoni o, per usare un termine che sussurrano nel continente, una “nuova crisi asiatica”. [...]
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