Abbiamo incontrato Davide Tabarelli (Nomisma Energia) per fare il punto sulla situazione energetica dell’Italia a seguito della crisi medio-orientale.
Turbolenze all’orizzonte sui mercati energetici
Il nuovo fronte di guerra che si è aperto in Medio Oriente sta gettando un’ombra di incertezza sul nostro approvvigionamento energetico per il prossimo inverno. Le tensioni e i conflitti in questa regione, già complessa per la sua importanza strategica nella produzione e trasporto di energia, stanno sollevando domande cruciali sulle ripercussioni che potrebbero influenzare non solo il prezzo dell’energia, ma anche la sua disponibilità.
Il primo interrogativo che ci poniamo è: come potrebbe questo conflitto influenzare le nostre bollette energetiche? La risposta a questa domanda dipenderà in gran parte dagli scenari che si svilupperanno nei prossimi mesi. Se il conflitto dovesse persistere e coinvolgere le infrastrutture energetiche nella regione, potremmo vedere aumenti significativi nei prezzi del petrolio e del gas, con un impatto diretto sulle nostre spese energetiche domestiche.
Un’altra preoccupazione è se potremmo affrontare il rischio di razionamento energetico. Se le tensioni dovessero compromettere le rotte di approvvigionamento o le infrastrutture di trasporto, potremmo vedere interruzioni nell’approvvigionamento energetico, che potrebbero portare a limitazioni e razionamenti nell’uso dell’energia.
Ma, come sappiamo, il futuro dell’energia è sempre più orientato verso l’agenda green. Le attuali tensioni nel Medio Oriente mettono in evidenza l’importanza di accelerare la transizione verso fonti di energia rinnovabile e sostenibile. La dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, spesso legate a instabilità geopolitiche, rende evidente la necessità di ridurre la nostra vulnerabilità attraverso investimenti in energie pulite e tecnologie innovative.
Davide Tabarelli
Davide Tabarelli è il presidente e fondatore di NE-Nomisma Energia, una società indipendente specializzata nella ricerca sull’energia e l’ambiente dal 2006.
La sua carriera nel settore energetico ha inizio nel 1985 all’università, quando redige una tesi sui mercati del petrolio, conseguendo la laurea in economia con il massimo dei voti. Dopo una breve esperienza accademica, nel 1986 entra a far parte della sezione Energia di Nomisma, dove si dedica a progetti di ricerca riguardanti l’industria degli idrocarburi e la generazione di energia elettrica. Ha supervisionato circa 120 studi relativi a questioni energetiche ed ambientali e ha svolto un ruolo di consulente presso il Ministero dell’Industria dal gennaio 1995 al maggio 1996. Inoltre, è stato responsabile dell’assistenza al Ministero dell’Ambiente per le tematiche legate ai cambiamenti climatici.
L’intervista
Abbiamo incontrato Davide Tabarelli in questa intervista per fare il punto sulla situazione degli approvigionamenti energetici dell’Italia a seguito della crisi medio-orientale.
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