Dazi sui prodotti farmaceutici in arrivo, l’annuncio di Trump

Alessandro Nuzzo

9 Aprile 2025 - 22:35

Il presidente degli Stati Uniti non intende fermarsi e ha annunciato l’arrivo di dazi anche sui prodotti farmaceutici importati.

Dazi sui prodotti farmaceutici in arrivo, l’annuncio di Trump

La guerra dei dazi prosegue. Dopo l’annuncio della scorsa settimana da parte di Donald Trump, Cina ed Europa sono pronte alle contromosse. Intanto, il presidente americano ha fatto sapere che già diversi Stati sono pronti a negoziare con lui per la rimozione. Ma non è tutto. Trump non intende fermarsi e si appresta a colpire un altro settore altamente redditizio per il mercato Usa: quello farmaceutico.

Parlando a un evento del Comitato nazionale repubblicano del Congresso, Trump ha annunciato che presto imporrà nuovi dazi sulle importazioni di prodotti farmaceutici per incentivare le aziende a spostare la produzione negli Stati Uniti.

Finora i prodotti farmaceutici erano rimasti esenti dai dazi imposti da Trump, ma questa eccezione sembra destinata a terminare: il settore sarà presto soggetto a tariffe specifiche. Non sono ancora note le percentuali previste; maggiori dettagli saranno comunicati in seguito.

Trump prepara nuovi dazi

Si prospetta un duro colpo per l’industria farmaceutica europea. Gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato farmaceutico globale. Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel 2023 le esportazioni Ue di farmaci verso gli Usa hanno toccato i 90 miliardi di euro.

Stando all’EFPIA, nel 2021 le vendite in Nord America hanno costituito quasi il 50% delle vendite farmaceutiche mondiali, mentre quelle europee si fermavano attorno al 25%.

«Dobbiamo farlo: applicheremo tariffe ai farmaci. Quando accadrà, torneranno subito da noi, perché siamo il grande mercato. Il nostro vantaggio è che siamo il grande mercato», ha dichiarato Trump. L’obiettivo è riportare la produzione entro i confini nazionali.

L’annuncio di Trump è arrivato proprio mentre le aziende farmaceutiche europee, in un incontro con la presidente della Commissione Ue, hanno segnalato l’urgenza di riformare il quadro normativo del settore per evitarne il declino a favore degli Usa.

La lobby dell’industria farmaceutica europea, EFPIA – che rappresenta giganti come Bayer, Novartis e Novo Nordisk – ha lanciato un appello a Ursula von der Leyen, chiedendo «azioni rapide e radicali». Una richiesta che si ripete da tempo. Il comparto avverte che senza una revisione normativa, rischia di soccombere alla concorrenza di Cina e Stati Uniti.

«Ora, con l’incertezza creata dalla minaccia dei dazi, ci sono pochi incentivi a investire nell’Ue, mentre aumentano le pressioni a trasferirsi negli Stati Uniti», si legge nella nota dell’EFPIA. Se l’Ue non interverrà rapidamente, il rischio che le grandi aziende del settore spostino la produzione oltreoceano – verso il primo mercato mondiale – è molto concreto.

L’Ue dà il via libera ai controdazi

Nel frattempo l’Unione Europea ha approvato il documento presentato dalla Commissione Ue sull’introduzione di misure commerciali in risposta ai dazi Usa su acciaio e alluminio. Le nuove tariffe colpiranno prodotti americani per un valore totale di 21 miliardi di euro e saranno operative dal 15 aprile.

I beni coinvolti includono riso, cereali, frutta, tabacco, abbigliamento e ceramiche, con dazi variabili tra il 10% e il 25%.

Un secondo scaglione, previsto per il 16 maggio, interesserà icone del Made in USA come le moto Harley-Davidson e le imbarcazioni da diporto, con una tariffa fissa del 25%. Infine, una terza tranche, sempre al 25%, coprirà ulteriori categorie di prodotti, per un valore stimato di circa 3,5 miliardi di euro.

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