I dazi USA contro l’Europa e l’Italia sono scattati, e adesso?
I dazi USA contro l’Europa e l’Italia sono ufficialmente scattati.
Tutto è avvenuto nelle prime ore della mattinata odierna, quando il Belpaese ha guardato con delusione alla decisione di Donald Trump.
Lo stesso Trump che negli ultimi giorni si è mostrato attento di fronte alle rimostranze di Sergio Mattarella in visita alla Casa Bianca. Gli sforzi e le richieste del Presidente della Repubblica però non sono serviti e i dazi USA sono arrivati a colpire inaspettatamente anche l’Italia.
Dazi USA contro Europa e Italia: le ultime notizie
Alle ore 06:00 di oggi, venerdì 18 ottobre, sono ufficialmente entrati in vigore i dazi USA contro il Vecchio Continente, Italia inclusa. Le tariffe del 25% inizieranno a colpire diverse tipologie di beni tra cui il nostro Parmigiano Reggiano.
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Quanti avevano sperato in un trattamento preferenziale per l’Italia dopo i colloqui tra Mattarella e Trump si sono dovuti ricredere almeno parzialmente, visto che dalla lista sono stati esclusi quantomeno i vini.
“I 7,5 miliardi sono contro l’Europa, certo toccano anche l’Italia. Ma mentre i rapporti con i Paesi europei a volte sono difficili e spinosi l’Italia si è sempre dimostrata vicina e amica degli Stati Uniti,”
ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca all’inizio della settimana.
Alle sue dichiarazioni hanno fatto seguito quelle del Presidente della Repubblica che ha calcato sulla necessità di trovare un’intesa che tenga conto delle esigenze reciproche e che eviti un drastico peggioramento dei rapporti.
“Ora è arrivata la sentenza favorevole a Boeing, tra qualche mese arriverà quella a favore di Airbus. Con i dazi non vince nessuno. Le economie di entrambi i Paesi vengono penalizzate”.
Uno scambio di battute in seguito al quale Trump si è mostrato particolarmente comprensivo e ha confermato la sua intenzione di studiare con attenzione il capitolo Italia. A quanto pare però l’analisi americana non ha avuto esito positivo e nei dazi USA entrati in vigore poco fa sono stati inclusi anche prodotti del Made in Italy.
I più colpiti: occhio al Parmigiano Reggiano
La decisione di Donald Trump ha trovato fondamento nel via libera della World Trade Organization, che all’inizio di ottobre ha giudicato l’Europa colpevole di aver fornito aiuti illegali al consorzio Airbus.
Da qui la decisione di introdurre ben 7,5 miliardi di dollari di tariffe, volte a colpire soprattutto beni di natura alimentare. Tra i Paesi più esposti ai dazi USA sicuramente la Francia (con i sui vini), ma anche il Regno Unito (con il whisky scozzese).
L’Italia dovrà invece fare i conti con tariffe che graveranno in particolar modo sul Parmigiano Reggiano: il 25% dell’impatto complessivo dei dazi contro il Belpaese ricardrà proprio sul re dei formaggi.
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