Dazi USA-UE: scade l’ultimatum per nuove tariffe. Cosa aspettarsi?

Violetta Silvestri

13 Gennaio 2020 - 14:38

Dazi USA-UE: scade oggi l’ultimatum per nuove tariffe. Cosa aspettarsi? Rischi anche per l’Italia

Dazi USA-UE: scade l’ultimatum per nuove tariffe. Cosa aspettarsi?

Dazi USA-UE sotto i riflettori nella giornata odierna. Se, infatti, i mercati mondiali attendono con ottimismo la firma della tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina (prevista per mercoledì), un nuovo fronte nella guerra tariffaria potrebbe esplodere proprio in queste ore.

Oggi, 13 gennaio, scade l’ultimatum sull’introduzione di aliquote aggiuntive su beni europei destinati al mercato USA. Nello specifico, è attesa proprio in questo lunedì di metà mese la conclusione della procedura di consultazione del Dipartimento del Commercio (USTR) degli Stati Uniti.

La decisione di Washington, dopo questo periodo di valutazione, riguarderà la lista aggiornata di beni europei - e anche Made in Italy - da colpire con una nuova ondata di tariffe.

L’allarme sui dazi USA-UE è scattato in Europa e in Italia, dove si temono perdite ingenti soprattutto nel settore agroalimetare.

Dazi USA-UE: cosa aspettarsi dagli Stati Uniti?

La guerra tariffaria risulta sempre di più uno strumento politico dell’amministrazione Trump. Dopo la lunga battaglia dei dazi con la Cina, infatti, anche il continente europeo si trova nel mezzo di un conflitto commerciale che potrebbe durare ancora a lungo.

Già ad ottobre, gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare le aliquote su beni prodotti in Europa ed esportati nel grande mercato americano. Nel mirino delle tariffe maggiorate dal 10% al 25% sono finiti grandi velivoli commerciali, vini, olive, liquori, formaggi e altri prodotti di genere alimentare provenienti anche dall’Italia, con conseguenze in termini di perdite non trascurabili.

Oggi si attende la decisione su quali altri prodotti entreranno nella misura punitiva statunitense. La strategia commerciale di Trump è la risposta diretta alla vicenda Airbus-Boeing. L’Organizzazione Mondiale del Commercio, infatti, dopo aver decretato che il costruttore europeo di aerei aveva ricevuto aiuti di stato a danno della rivale azienda statunitense, ha dato il via libera all’introduzione di dazi USA compensativi.

La preoccupazione in Europa è ai massimi livelli. Già un mese fa erano giunte voci poco rassicuranti dall’Ufficio Commerciale di Washington. L’intenzione palesata, infatti, era proprio quella di arricchire la lista di prodotti da tassare e aumentare anche fino al 100% le aliquote su alcuni beni.

Questa seconda ondata di dazi USA su articoli Made in Europe dovrebbe comprendere soprattutto il comparto alimentare. Per l’Italia sarebbe un duro colpo, considerando le esportazioni negli Stati Uniti delle eccellenze tra cibi, bevande e prodotti gastronomici.

Coldiretti lancia l’allarme per l’Italia

Gli sforzi della Commissione Europea nei confronti della politica commerciale aggressiva degli Stati Uniti dovrebbero essere maggiori e, soprattutto, veloci: questo il messaggio lanciato oggi dalla Coldiretti.

L’italia, infatti, rischia di mettere a dura prova il florido mercato delle vendite all’estero di pasta, olio, vino, biscotti, caffè. Questi prodotti, infatti, rischiano di finire nella lista dei beni da colpire. Una vera ingiustizia, secondo quanto dichiarato da Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti:

“questa non sarebbe la prima volta che gli agricoltori subiscono penalizzazioni da dispute geopolitiche che non sono direttamente connesse con la loro attività.”

Le perdite per l’Italia potrebbero essere pesanti dopo la decisione USA di oggi. Il vino, per esempio, è il prodotto più esportato negli Stati Uniti, per un valore pari a 1,5 miliardi di euro. Anche le vendite di olio e pasta sono rilevanti e valgono rispettivamente 436 milioni di euro e 305 milioni di euro.

La questione dei dazi USA-UE, quindi, è molto delicata anche per il nostro Paese. Gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno importanti.

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