Decreto accise è legge. Scende il prezzo della benzina, aumenta il diesel. Ecco da quando

Patrizia Del Pidio

8 Aprile 2025 - 13:09

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per la riforma delle accise, vediamo cosa cambia, come aumenta il prezzo del diesel (e scende quello della benzina) e da quando.

Decreto accise è legge. Scende il prezzo della benzina, aumenta il diesel. Ecco da quando

Il decreto legislativo 43 del 28 marzo 2025 “Revisione delle disposizioni in materia di accise” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 aprile. Una delle novità, già annunciate, è il progressivo riallineamento delle accise applicate al diesel e alla benzina. La riforma delle accise, in ogni, caso, non riguarda solo il prezzo dei carburanti, ma introduce importanti novità anche sull’imposizione fiscale per gas naturale ed energia elettrica sia per usi domestici che per usi non domestici.

Grazie alle novità contenute la benzina costerà di meno e il diesel di più, ma da quando e come saliranno e scenderanno i prezzi? Il decreto ha lo scopo di ridurre i sussidi ambientalmente dannosi e prevede l’aumento delle accise sul gasolio con contestuale diminuzione di quelle sulla benzina. Non si tratta, però, di un aumento e una diminuzione dei prezzi immediata, ma di un meccanismo che opererà nell’arco di un quinquennio, a partire dal 2025. Al termine dei 5 anni sui due carburanti dovrebbe essere applicata la stessa aliquota.

Per ognuno dei cinque anni verrà applicato un aumento per il gasolio e una diminuzione per la benzina in un range variabile tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro. A determinare l’aliquota dovrà essere un decreto interministeriale annuale di concerto tra Ministero dell’Ambiente, dell’Economia, dei Trasporti e dell’Agricoltura.

Nella versione finale del decreto accise si è posta la condizione che l’aumento debba finanziare il trasporto pubblico locale. Il decreto Accise prevede esoneri nel cambio di prezzo per il cosiddetto «gasolio commerciale», quello usato in agricoltura e per il trasporto merci e passeggeri.

Vediamo quali sono le novità introdotte dal decreto e cosa riguardano.

Decreto Accise, cosa cambia?

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Accise, la riforma fiscale pone un nuovo tassello verso il suo completamento.

Con la pubblicazione del decreto di riforma delle accise la notizia più attesa è senza dubbio quella che riguarda il riavvicinamento delle accise applicate sul prezzo della benzina e del gasolio. Si attuerà in un arco temporale di 5 anni in cui il riavvicinamento dovrebbe essere nella misura di 1 o 1,5 centesimi di euro per fare in modo che con l’applicazione delle accise si tenga conto anche dell’impatto ambientale ed economico di ciascuno dei due carburanti.

La determinazione delle variazioni sarà effettuata con decreto adottato d’intesa dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e dal Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. La misura di variazione adottata ogni anno sarà stabilita in base all’andamento dei prezzi medi di vendita.

Non ci sarà aumento, ma riordino

Il tutto, va chiarito, non è un aumento delle accise sui carburanti, ma un riallineamento delle accise in base all’inquinamento. Il principio alla base del riordino è che chi meno inquina, meno paga. Da una parte si assiste, quindi una riduzione delle accise sulla benzina che vedrà un uguale aumento delle accise per il diesel. Chi circola con l’auto a benzina, quindi, avrà un risparmio annuo sul costo del carburante, mentre chi ha il veicolo alimentato a gasolio subirà un aumento di pari importo.

Quello che deve essere considerato, però, è che il diesel, attualmente, gode di accise più basse anche se recenti studi hanno dimostrato che il particolato derivante dai motori diesel sono responsabili di alcune gravi patologie. Il riordino è necessario per scoraggiare, come chiesto anche dall’Ue, un sussidio ambientalmente dannoso per la salute.

Arriva il Soac

Un’altra delle novità di maggior rilievo del decreto in questione, è l’introduzione del Soac, il Soggetto obbligato accreditato, ovvero un contribuente dall’elevata affidabilità fiscale ai fini accisa che potrà avere delle agevolazioni.

Chi è il Soac? Il contribuente deve avere un comportamento affidabile in ambito penale e fiscale per i cinque anni precedenti la presentazione della domanda per il riconoscimento della qualifica. Per diventare Soac, infatti, è necessario presentare apposita richiesta all’Adm che dovrà verificare i requisiti attribuendo un punteggio di affidabilità tra zero e cento (punteggio minimo necessario per essere Soac è 60/100).
In base al punteggio sono attribuiti tre diversi livelli di affidabilità con relative agevolazioni.

Cosa cambia per gas ed energia elettrica?

Il decreto appena pubblicato stabilisce anche le regole per il versamento delle accise su gas naturale ed energia elettrica. Gli acconti si dovranno calcolare e pagare mensilmente in base ai quantitativi di materia prima effettivamente ceduta ai consumatori il mese precedente.

Gli accertamenti saranno fatti sulla base di una dichiarazione semestrale che determina il debito d’imposta per il semestre in questione.

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# Accise

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