Le legge di conversione del Decreto Crescita introduce importanti novità fiscali per imprese, professionisti e famiglie. Ecco tutte le nuove regole e cosa cambia dopo l’approvazione ufficiale del 27 giugno 2019.
Decreto Crescita ricco di novità fiscali per imprese, professionisti e famiglie. Dopo l’approvazione della legge di conversione avvenuta il 27 giugno 2019 sono ormai ufficiali le modifiche che impatteranno in primis sulle scadenze ormai imminenti.
È definitiva la proroga dal 1° luglio al 30 settembre dei versamenti delle imposte sui redditi, così come il rinvio al 30 novembre della scadenza per presentare il modello Redditi 2019.
La proroga delle imposte ha fatto molto discutere ed ancora oggi una delle novità fiscali del Decreto Crescita per la quale servono chiarimenti: il differimento a settembre riguarderà i soggetti per la cui attività è stato pubblicato un modello ISA e la formulazione del testo della legge di conversione del DL n. 34/2019 fa quindi presumere che si tratti anche di minimi e forfettari.
Non è tuttavia l’unica novità fiscale prevista dal Decreto Crescita. A cambiare è anche la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2019 che dal 30 settembre verrebbe rinviata al 30 novembre, con effetto già dall’anno in corso.
Fattura e scontrino elettronico sono due degli altri temi protagonisti della legge di conversione di un decreto che ha subito modifiche rilevanti rispetto alla versione approvata in Consiglio dei Ministri e pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2019.
Tra gli obiettivi vi è quello ambizioso di rendere meno “contorto” il sistema fiscale italiano, motivo per il quale nel testo del Decreto Crescita sono state inserite alcune delle misure contenute nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, a firma Ruocco e Gusmeroli, che nelle scorse settimane aveva ottenuto il primo via libera alla Camera.
Facciamo quindi il punto sulle novità fiscali contenute nella legge di conversione del Decreto Crescita approvata il 27 giugno 2019.
Decreto Crescita, novità fiscali: rottamazione ter e saldo e stralcio al 31 luglio 2019
Si potrà fare domanda di rottamazione ter e di saldo e stralcio delle cartelle entro la scadenza del 31 luglio 2019: la legge di conversione del DL Crescia riapre i termini per aderire alla pace fiscale, con poche novità di rilievo.
Saranno considerate valide le domande presentate dopo il 30 aprile 2019, e potranno sfruttare la nuova finestra per l’adesione alla pace fiscale anche coloro che avevano già aderito alla rottamazione bis ma non avevano completato i pagamenti.
Non cambia il perimetro dei debiti per i quali sarà possibile aderire a rottamazione ter e saldo e stralcio: si tratta dei ruoli notificati nel periodo tra il 2000 ed il 2017.
Decreto Crescita, novità fiscali: ecobonus e sismabonus come sconto diretto in fattura
L’ecobonus, detrazione riconosciuta per i lavori di risparmio energetico, ed il sismabonus per i lavori di adeguamento antisismico, potranno essere riconosciuti direttamente dal fornitore che ha effettuato i lavori come sconto sul corrispettivo dovuto.
Sarà l’impresa poi a recuperare l’importo anticipato come credito d’imposta ed in cinque rate annuali di pari importo.
È questa una delle novità fiscali contenuta nella legge di conversione del Decreto Crescita che preoccupa tuttavia le imprese più piccole: non tutte potranno farsi carico dell’anticipo dello sconto riconosciuto al contribuente dallo Stato ed il rischio è che si crei un mercato di concorrenza sleale.
Decreto Crescita, tra le novità fiscali in arrivo la proroga dei versamenti
La proroga dei versamenti delle imposte per i titolari di partita IVA è una delle novità più attese e discusse del Decreto Crescita.
La scadenza dei versamenti viene rinviata dal 1° luglio al 30 settembre 2019 ma esclusivamente per i soggetti ai quali si applicano gli ISA, gli indici sintetici di affidabilità fiscale che hanno sostituito gli studi di settore.
È stato il ritardo con il quale l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il software e le istruzioni per il calcolo degli ISA ad aver portato alla necessità di una proroga dei versamenti.
Il differimento della scadenza dal 1° luglio al 30 settembre avrà effetti rilevanti per chi sceglierà di pagare Irpef, Ires, Irap e le altre imposte sui redditi a rate: a settembre saranno quatto i pagamenti da effettuare, tenuto conto che il termine ultimo per pagare saldo ed acconto 2019 resta fissato al mese di novembre.
Decreto Crescita, dichiarazione dei redditi al 30 novembre 2019
È ormai certo che una delle novità fiscali previste dalla legge di conversione del Decreto Crescita è il rinvio dal 30 settembre al 30 novembre 2019 della scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
La novità avrà effetti già a partire dall’anno d’imposta 2018 e quindi inciderà direttamente sul calendario delle scadenze del 2019.
Decreto Crescita, novità sul termine di emissione della fattura elettronica dal 1° luglio 2019
Cambia seppur di poco il termine per l’emissione della fattura elettronica. Si avranno a disposizione 12 giorni di tempo dalla data in cui è effettuata l’operazione per poter trasmettere l’e-fattura al SdI.
La novità contenuta nel Decreto Crescita si applicherà a partire dal 1° luglio 2019, giorno a partire dal quale terminerà il periodo di moratoria che aveva consentito ai titolari di partita IVA di inviare le fatture elettroniche entro il termine di liquidazione IVA.
Il periodo di disapplicazione delle sanzioni sarà più lungo per i mensili e terminerà dal 1° ottobre 2019.
Sulle novità in vigore dal 1° luglio 2019 è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 14/E del 17 giugno 2019 che invitiamo a consultare per maggiori approfondimenti.
Decreto Crescita, nessuna proroga per lo scontrino elettronico ma sei mesi senza sanzioni
Non potevano mancare le modifiche in extremis ad uno dei nuovi obblighi del Fisco digitale che partiranno nel 2019. Lo scontrino elettronico che prenderà il via dal 1° luglio per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro non sarà oggetto di proroga, questo è almeno l’orientamento attuale.
Un emendamento al Decreto Crescita rientrato tra le novità del testo della legge di conversione prevede tuttavia sei mesi di moratoria dall’applicazione delle sanzioni.
L’invio dei corrispettivi telematici potrà essere effettuato entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fermi restando i termini di liquidazione dell’IVA.
Decreto Crescita, dichiarazione IMU a dicembre. Agevolazioni comodato e canone concordato senza attestazione requisiti
Più tempo per fare la dichiarazione Imu e, in parallelo, riduzione dei casi in cui è obbligatoria. Sono queste due delle novità introdotte dalla legge di conversione del Decreto Crescita che si applicheranno già dal 2019.
Nello stesso periodo in cui si parla della nuova Imu, con l’ipotesi di introduzione di una tassa patrimoniale unica sulla casa che assorba anche la Tasi, la semplificazione fiscale muove i primi timidi passi.
Sono due le novità previste: cambia la scadenza della dichiarazione Imu e Tasi che, già dal 2019, dovrà essere presentata entro il 31 dicembre ma ancor di più viene cancellato l’obbligo di invio della dichiarazione per l’accesso alle agevolazioni sui contratti a canone concordato e sugli immobili in comodato d’uso.
Decreto Crescita, scadenza ISEE torna al 15 gennaio
Una vera semplificazione è quella che potrebbe applicarsi al modello ISEE e alle diverse scadenze previste dal 2019 in base alla data di presentazione della DSU.
Ad oggi è previsto che il modello ISEE presentato dal 1° gennaio al 31 agosto 2019 è valido fino al 31 dicembre 2019, mentre quelle presentate successivamente e fino a dicembre sono valide fino ad agosto 2020.
Una delle novità del DL n. 34/2019 in corso di conversione ripristina la vecchia scadenza del 15 gennaio dell’anno successivo a quello di presentazione. Un modo per fare un po’ di chiarezza su uno degli adempimenti che coinvolge milioni di italiani.
I lettori interessati ad approfondire ulteriormente e consultare le novità fiscali previste possono consultare il testo della legge di conversione del Decreto Crescita:
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