Decreto Ristori bis, tra le novità fiscali per le famiglie c’è il possibile ritorno del bonus baby sitter e il rifinanziamento dei congedi parentali. Per le imprese dovrebbe esserci la proroga di alcune scadenze fiscali. Facciamo il punto della situazione con le ipotesi allo studio, in attesa del testo in Gazzetta Ufficiale.
Decreto Ristori bis, quali sono le novità fiscali per imprese e famiglie contenute nel nuovo provvedimento destinato alle attività delle zone rosse? Fino a che non ci sarà il testo ufficiale si tratta, ovviamente, di ipotesi.
Per ora dovrebbe far parte del nuovo provvedimento lo stop alla seconda rata IMU e i contributi a fondo perduto, e potrebbe tornare in auge il bonus baby sitter.
L’agevolazione sulla tari, invece, rimane in bilico, visto che i Comuni hanno dovuto chiudere i bilanci lo scorso 31 ottobre.
Proviamo a fare il punto sulle novità fiscali contenute nel provvedimento, che a breve dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Le novità fiscali del decreto Ristori bis: le ipotesi per imprese e famiglie
Continua l’incessante lavoro sul decreto Ristori bis, il provvedimento con gli aiuti economici per le zone interessate dalle restrizioni del DPCM del 6 novembre.
Le nuove restrizioni saranno in vigore fino al 3 dicembre, e un supporto economico per le attività che hanno chiuso (o lavorano con orario ridotto) si rende indispensabile.
Il nuovo provvedimento si impianta sul precedente decreto Ristori, allargandone la platea di beneficiari ed estendendone le misure.
Dovrebbero quindi essere confermati:
- i contributi a fondo perduto;
- la cancellazione del saldo IMU;
- la sospensione del versamento dei contributi previdenziali dei dipendenti.
Anche il bonus affitto, ovvero il credito d’imposta per il canone di locazione commerciale, dovrebbe essere confermato ed esteso a tutte quelle attività che si trovano nelle nuove zone rosse (Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta).
Le novità fiscali del decreto Ristori bis: proroga scadenze fiscali e bonus baby sitter
Il decreto Ristori bis però dovrebbe contenere anche misure nuove rispetto a quelle contenute nel primo Ristori.
Tra le novità, c’è senza dubbio la possibile proroga delle scadenze fiscali dei versamenti IVA e ritenute Irpef. Non solo: allo studio ci sarebbe anche il rinvio della scadenza del 10 dicembre, quella della pace fiscale.
Dovrebbero poi essere rifinanziati i congedi parentali e accanto a questi ci sarebbe anche il bonus baby sitter, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera.
Il problema, come sempre, è trovare i fondi per far diventare queste misure realtà. La difficoltà è doppia: tecnica e finanziaria. Perché se da un lato è complicato reperire i fondi, dall’altro lato ci sono difficoltà oggettive date dalla burocrazia e dalle scadenze.
Caso emblematico è quello della Tari: i Comuni hanno chiuso i bilanci il 31 ottobre, e dunque non possono decidere per uno sconto sulle attività commerciali (che quindi, a meno di un provvedimento ad hoc del Governo, si troveranno a dover pagare per un servizio di cui non hanno usufruito).
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