Come recuperare le detrazioni dimenticate negli anni precedenti

Patrizia Del Pidio

7 Aprile 2025 - 11:42

Una spesa detraibile non inserita nella dichiarazione dei redditi può essere recuperata. Vediamo come non perdere in modo definitivo il beneficio fiscale.

Come recuperare le detrazioni dimenticate negli anni precedenti

Si possono ancora recuperare le detrazioni dimenticate e non inserite nella dichiarazione dei redditi degli anni passati. Il beneficio fiscale, per un certo numero di anni, non è del tutto perduto e può essere ancora recuperato, ma per quanto tempo si può andare indietro nel tempo e cosa bisogna fare?

Non è raro che un contribuente, nel momento di presentare il 730 o il modello Redditi, dimentichi di inserire tra le detrazioni una spesa effettuata nell’anno di imposta precedente. Per quell’anno, quindi, non godrà del rimborso che ne derivava, e non può recuperare la detrazione persa nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, ma la detrazione può essere ancora recuperata.

In molti si chiedono se sia possibile inserire nel 730/2025 una spesa detraibile non inserita nel 730/2024. In questo caso la risposta è no, non è possibile, ma non per questo il beneficio fiscale deve essere considerato perduto.

Come recuperare le detrazioni dimenticate negli anni precedenti

La normativa permette di rimediare a una dichiarazione presentata con errori, ma erroneamente si è portati a pensare che si possa parlare di errori solo nel caso si siano dimenticati redditi da inserire o nell’ipotesi che siano state inserite maggiori detrazioni di quelle spettanti.

La correzione alla dichiarazione dei redditi già inviata, invece, può riguardare anche detrazioni dimenticate. Supponiamo, ad esempio, che nel 2023 siano stati spesi 3.000 euro per installare i condizionatori e, non sapendo che spettava la detrazione la spesa non è stata inserita nella dichiarazione dei redditi del 2024. Ovviamente, come abbiamo specificato, la spesa non può essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2025, ma si può recuperare presentando una dichiarazione integrativa per quella del 2024. In questo caso, infatti ci si troverà di fronte a una dichiarazione integrativa a favore del contribuente.

Nella dichiarazione integrativa si indicherà tra le spese anche l’onere riguardante i condizionatori che, di fatto, andrà ad abbattere l’imposta dovuta (e in questo caso sarà riconosciuto un rimborso o un credito di imposta).

Quali sono le detrazioni dimenticate che si possono recuperare?

Non tutte le dimenticanze possono essere recuperate perché la dichiarazione integrativa deve essere presentata entro il quinto anno successivo a quello di scadenza della presentazione del modello presentato.

Torniamo al nostro esempio di spesa effettuata nel 2023 e dimenticata nella dichiarazione 2024. La dichiarazione integrativa per recuperare la detrazione può essere presentata entro il quinto anno successivo quello di scadenza della dichiarazione originaria (per il 2024 la scadenza era fissata al 31 ottobre 2024), ovvero entro il 31 dicembre 2029.

Di fatto, quindi, entro il 31 dicembre 2025 possono essere recuperate tutte le detrazioni dimenticare riferite alle spese effettuate nel 2019 che dovevano essere inserite nella dichiarazione dei redditi 2020.

Come si integra una dichiarazione degli anni passati?

Il contribuente che vuol rettificare una dichiarazione inviata negli anni precedenti, deve presentare una nuova dichiarazione completa in ogni sua parte: dovrà, quindi, contenere anche gli eventuali oneri detraibili non indicati in quella precedente. Il credito che scaturirà dal Modello Redditi Integrativo presentato entro 5 anni, potrà essere riportato nella dichiarazione dell’anno in corso (se non ancora presentata) o in quella dell’anno successivo come eccedenza risultante dalla dichiarazione di anni passati.

Il Dl 193 del 2016, infatti, prevede che i termini per integrare una dichiarazione siano gli stessi che sono previsti per l’accertamento che devono essere notificati, pena la decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

Dichiarazione dei redditi integrativa a favore, sono dovute sanzioni?

Va ricordato che presentando una dichiarazione integrativa si va a sanare un errore commesso dal contribuente in una dichiarazione precedente. Il modello Redditi che si va a presentare è fondamentalmente identico a quello compilato la prima volta, ma di dovranno sostituire errori e dimenticanze con i dati corretti. Nel frontespizio della dichiarazione si dovrà barrare la casella riferita alla dichiarazione integrativa (si dovranno barrare anche le caselle in corrispondenza dei quadri cui si apporta una modifica).

Presentare una dichiarazione integrativa, però, prevede un regime sanzionatorio che può essere applicato in due metodologie diverse:

  • sanzione amministrativa per omesso versamento (che non si applica se si presenta una dichiarazione integrativa a favore del contribuente con maggiori detrazioni spettanti);
  • sanzione amministrativa per infedele dichiarazione pari al 70% delle maggiori imposte dovute o del minor credito generato.

Con la risoluzione n.82 del 24 dicembre 2020 l’Agenzia delle Entrate chiarisce che se la dichiarazione integrativa è totalmente a favore del contribuente non è soggetta a nessuna sanzione.

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