Nella bozza del Decreto Ambiente c’è una buona notizia per gli amanti delle consegne a domicilio: sarà possibile ottenere la detrazione fiscale, ma solo se il trasporto è stato effettuato con mezzi ecosostenibili.
Tra le novità contenute nella bozza del Decreto Ambiente ce n’è una che riguarda le consegne a domicilio: sarà possibile ottenere la detrazione fiscale per il recapito di prodotti non destinati all’esercizio di attività economiche o professionali.
Il Decreto Ambiente prevede per gli esercenti che consegnano la spesa a domicilio, anche tramite terzi, un credito d’imposta pari allo sconto applicato al consumatore.
Il bonus previsto può arrivare fino al 20% del costo del servizio. Il consumatore potrà detrarre interamente il costo della consegna a domicilio.
L’agevolazione fiscale si potrà ottenere solo se la consegna è stata effettuata in modo ecosostenibile, ovvero con veicoli a ridotte emissioni (presumibilmente ibridi o elettrici).
Questa è solo una delle novità contenute nel Decreto Ambiente, col quale il Governo Conte bis ha intenzione di seguire le linee guida europee e iniziare una vera e propria nuova era green e sostenibile.
Detrazioni fiscali sulla consegna della spesa a domicilio, novità del Decreto Ambiente
Novità in arrivo sia per gli amanti della consegna a domicilio, sia per gli esercenti. Nella bozza del Decreto Ambiente è prevista la possibilità di ottenere un bonus del 20% come credito d’imposta per l’esercente e la detraibilità intera del costo della consegna a domicilio per il consumatore.
Vediamo meglio come dovrebbe funzionare questa novità introdotta dal Decreto Ambiente.
Innanzitutto, nello spirito del Green New Deal, cioè la proposta di legge statunitense che mira a combattere i cambiamenti climatici e le disuguaglianze economiche - a cui si sta ispirando tutta l’Unione Europea con una serie di misure e incentivi sugli investimenti verdi - queste agevolazioni fiscali saranno applicate solo se la consegna verrà effettuata con mezzi ecosostenibili.
La seconda condizione applicata è che la consegna a domicilio non debba riguardare prodotti destinati all’esercizio di attività economiche o professionali.
Nella bozza del Decreto Ambiente a cui attualmente sta lavorando il Governo Conte bis, è prevista la possibilità di “sfruttare” le consegne a domicilio:
- agli esercenti verrà riconosciuto un credito d’imposta pari allo sconto che applicheranno al cliente. Il bonus può arrivare fino al 20% del costo del servizio;
- il cliente/consumatore può detrarre interamente il costo della consegna a domicilio tramite la dichiarazione dei redditi.
Novità Decreto Ambiente, verso una rivoluzione green
La possibilità di inserire il costo della consegna a domicilio tra le detrazioni fiscali possibili è solo una delle novità contenute nella bozza del Decreto Ambiente.
Una delle maggiori innovazioni è la possibilità di ottenere uno sconto del 20% sui prodotti sfusi e alla spina: lo scopo è eliminare il maggior numero di imballaggi e confezioni, di qualsiasi materiale (non solo plastica quindi, ma anche vetro, legno, lattine).
Previsto anche un bonus da 2.000 euro per gli abitanti delle grandi città che rottamano la propria auto con motore Euro 1, 2, 3 o 4 (ma attenzione: si potrà usare solo per comprare l’abbonamento per i mezzi pubblici o usare i servizi di sharing mobility).
Un altro bonus di 2.000 euro è previsto per taxisti, conducenti e autotrasportatori, sempre risiedenti nelle città metropolitane, che rottamano i loro veicoli Euro 4 o di categoria inferiore per acquistarne altri a basso impatto ambientale.
Infine è prevista una detrazione delle spese, fino a un massimo di 250 euro l’anno, per chi deciderà di affidarsi al servizio scuola bus a emissioni ridotte per la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie.
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