Dichiarazione e riscossione Iva, cambia nel decreto fiscale

Nadia Pascale

23/10/2023

Novità importanti per i contribuenti nella bozza di decreto legislativo per la riforma del Fisco, cambia la dichiarazione Iva e cambiano gli adempimenti.

Dichiarazione e riscossione Iva, cambia nel decreto fiscale

Prime indiscrezioni sulla bozza del decreto Fisco presentato in Consiglio dei Ministri con novità per tutti i contribuenti.

Si tratta di uno dei provvedimenti fiscali che non richiede il reperimento di fondi perché è un riordino delle normative, soprattutto quelle inerenti le dichiarazioni, che però apporta davvero tante novità con l’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini.

Interventi importanti per la dichiarazione Iva semplificata e con nuove soglie per il visto di conformità, ecco il nuovo Fisco vicino ai contribuenti.

Dichiarazione Iva, come cambia con il decreto fiscale

La bozza del decreto legislativo presentato il 23 ottobre in Consiglio dei Ministri comprende 26 articoli che hanno l’obiettivo di facilitare la vita dei contribuenti.

Il primo obiettivo è la semplificazione delle dichiarazioni e questo vale per tutte, viene semplificata la dichiarazione precompilata Irpef, ma anche la dichiarazione Iva avrà dei mutamenti con l’eliminazione dell’obbligo di inserire informazioni che non sono utili al calcolo dell’imposta, inoltre non dovranno più essere inserite le informazioni di cui la Pubblica Amministrazione è già in possesso.

Il testo che, ricordiamo, può ancora subire modifiche, recita

sono progressivamente eliminate da ciascun modello le informazioni che non sono rilevanti ai fini della liquidazione dell’imposta o che l’Agenzia delle entrate può acquisire tramite sistemi di interoperabilità delle banche dati proprie e nella titolarità di altre amministrazioni

Sul fronte Iva questa non è l’unica novità, è previsto che se il contribuente dimentica di inserire i crediti fiscali maturati per la compensazione, gli stessi non sono persi ma possono essere sfruttati successivamente.
Questo è solo il primo passo per la riforma Iva perché la legge di delega fiscale prevede un intervento più ampio.

Soglie più elevate per il visto di conformità nella dichiarazione Iva e non solo

Cambia anche la disciplina per il visto di conformità: per la dichiarazione Iva sarà necessario per importi da 70mila euro e non più da 50mila, mentre per i crediti Ires, Iref e Irap il limite sale da 20mila a 50mila.

Sale inoltre la soglia minima per il versamento Iva, ad oggi il versamento minimo Iva è di 25,82 euro, con l’approvazione definitiva del decreto legislativo, attualmente in bozza, sale a 100 euro. Stesso limite è previsto anche per il versamento delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo. Ricordiamo che l’importo minimo non versato si riporta nel periodo successivo.

Termini per le dichiarazioni e sanzioni

Sul fronte delle dichiarazioni, il termine per la presentazione viene anticipato per dichiarazione redditi, Irap al 30 settembre. Di conseguenza i modelli precompilati dovranno essere messi a disposizione del contribuente in anticipo rispetto a quanto previsto oggi.

Il modello 730 dovrebbe essere il prevalente, solo le partite Iva dovrebbero utilizzare il modello redditi Persone Fisiche. Questa modifica dovrebbe accorciare i tempi per i controlli sulle dichiarazioni e quindi velocizzare anche i rimborsi dovuti.

La bozza del decreto fiscale va inoltre a inserire le prime modifiche allo Statuto del contribuente, legge 212 del 2000, prevede una modifica sulla parte relativa alle sanzioni che dovranno sottostare al principio della proporzionalità. Lo stesso principio deve inoltre essere applicato al procedimento tributario.

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