Per richiedere il congedo straordinario retribuito è necessaria la coabitazione con il disabile. Ma quando basta la dimora temporanea?
Il congedo straordinario retribuito permette di assistere un familiare disabile con Legge 104 per un massimo di 24 mesi. Durante tutto il periodo è prevista una indennità pari all’ultima retribuzione base e la copertura con contribuzione figurativa. Per il diritto al beneficio è necessaria la coabitazione con il disabile che in alcuni casi può essere soddisfatta anche richiedendo la dimora temporanea.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
Buon giorno,
vivo nello stesso comune di mia madre, titolare di L.104, ma in vie diverse. Ora avrei la necessità di chiedere il congedo biennale per assisterla (sono una docente). Chiedo se devo fare richiesta di dimora temporanea e se questa è prevista anche per gli abitanti dello stesso Comune.
Grazie per il vostro aiuto,
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Dimora temporanea nello stesso Comune è possibile?
La dimora temporanea può essere una valida alternativa al cambio di residenza per chi deve richiedere il congedo straordinario retribuito. Ma non sempre è possibile.
Cerchiamo di capire, intanto cosa si intende per dimora temporanea per poi dare risposta alla sua domanda. Quando si deve permanere in un determinato luogo solo per un certo periodo si evita di cambiare la residenza. Questo può verificarsi per motivi di salute, di studio, di lavoro o anche di famiglia.
Richiedendo la dimora temporanea al Comune si evita che il proprio Comune di residenza cancelli dai propri registri dell’anagrafe l’interessato nel periodo in questione. Si tratta, quindi, di una pratica burocratica che riguarda il Comune. E proprio per questo motivo non è possibile chiedere la dimora temporanea quando assistito e assistente vivono nello stesso Comune, anche se ad indirizzi diversi.
Lei non può chiedere al suo Comune di iscriverla nel registro temporaneo della popolazione perché risulta già iscritta in quello della popolazione effettiva. Ed ha già dimora effettiva in quel Comune. Non le serve, quindi, richiedere al Comune una dimora temporanea, che può essere, quindi, richiesta solo da abitanti di altri Comuni.
Nel suo caso l’unica possibilità per poter richiedere il congedo straordinario è quello del cambio di residenza, suo o di sua madre, visto che a cambiare residenza non deve essere per forza il caregiver. L’importante è che al momento della presentazione della domanda di congedo straordinario invalido e chi lo assiste abbiano la stessa residenza.
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