Rispondi al sondaggio di Money.it: è giusta o no la direttiva europea che obbligherebbe tutti i Paesi europei al passaggio di tutte le case e gli edifici alla classe energetica E entro il 2030?
Sei d’accordo con l’obbligo Ue di ristrutturazione delle case? Questo è il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori dopo che da mesi si parla della possibile direttiva europea per l’efficientamento energetico degli edifici nel Vecchio Continente, in attesa che venga trovata una quadra e arrivi una decisione ufficiale con l’ok del Parlamento e del Consiglio europei.
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Stiamo parlando della cosiddetta direttiva europea sulle case green, per ora una proposta, che vede diversi governi contrari, tra cui quello italiano di Giorgia Meloni. La direttiva nasce per provare ad abbattere le emissioni inquinanti. Case e palazzi sono infatti responsabili di oltre un terzo delle emissioni a effetto serra dell’Unione.
Oggi i nostri edifici sono divisi in classi energetiche a seconda di quanto inquinano. In Italia il 74% degli immobili ha classe inferiore alla D, il 60% inferiore alla E. La direttiva obbligherebbe tutte le case al passaggio alla classe E entro il 2030 e alla D entro il 2033, con tempi ancora più stretti per gli edifici pubblici.
Inoltre le case nuove dovrebbero essere tutte a emissioni zero e scatterebbe il divieto di installare le caldaie a gas. In ogni caso ci sarebbero dei margini di flessibilità: potrebbero ad esempio essere escluse le seconde case o gli edifici storici, con i singoli Paesi chiamati ad adeguare le regole alla natura del proprio patrimonio edilizio.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico, ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è quello di capire secondo i lettori se è la direttiva europea è giusta o no.
Chi è favorevole e chi è contrario
Contrario alla direttiva è tutto il centrodestra di governo, da Fratelli d’Italia a Forza Italia, passando per la Lega. Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, si tratta di “una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”. Per questo il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha spiegato che è intenzione del governo Meloni “negoziare in Europa per degli obiettivi realistici e modalità di attuazione che non mettano in difficoltà le imprese e le famiglie”.
D’accordo, invece, l’Associazione nazionale costruttori edili, il terzo polo e tutto il centrosinistra, dal Pd al Movimento 5 Stelle, passando per l’alleanza Sinistra-Verdi.
Secondo Eleonora Evi, deputata dei Verdi, “oggi gli italiani pagano 50 miliardi per riscaldare le case e per l’elettricità: cifre enormi che, con gli interventi di efficientamento energetico, possono essere abbattute. La direttiva Case Green dell’Ue, se ci sono appositi incentivi, è un’opportunità per il risparmio in bolletta, per l’economia e per il pianeta”.
Secondo gli esperti intervistati da Money.it, i lavori in casa potrebbero far risparmiare fino a 2000 o 3000 euro a famiglia sulla bolletta del gas ogni anno. Ma, attenzione: fare questi lavori costa decine di migliaia di euro e senza incentivi il gioco non vale la candela. Oggi in Italia c’è il Superbonus, ma estenderlo a tutti per lo Stato costerebbe troppo. Insomma, ci vorrebbe un sostegno europeo finanziato da fondi comuni.
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