Disco orario, se lo metti rischi una multa. Ecco l’errore da non fare

Ilena D’Errico

15 Gennaio 2025 - 23:43

Un errore molto comune tra gli automobilisti fa rischiare multe salatissime, tutta colpa del disco orario.

Disco orario, se lo metti rischi una multa. Ecco l’errore da non fare

Troppe volte cittadini disillusi si lamentano che a rimetterci è sempre chi rispetta le regole e sentendo alcune vicende è facile condividere questo pensiero. Nella normativa stradale si vengono a creare forti paradossi, anche se questo non significa che ci siano regole ingiuste o inique. La comune concezione di gravità delle violazioni non sempre corrisponde a quella giuridica e ogni giorno centinaia di automobilisti si trovano nei guai.

Il disco orario è un argomento assai spinoso, visto che acquistarlo e posizionarlo sull’auto non esonera certo dalle sanzioni. Bisogna utilizzarlo nel modo corretto, visto che un piccolo errore rischia di portare a multe salate, peraltro molto di più rispetto al mancato rispetto delle regole iniziali o al mancato pagamento della sosta nelle strisce blu. Anche in questo caso, dal punto di vista giuridico non c’è un vero e proprio paradosso, ma le ragioni che motivano la norma non sono affatto intuitive. Vediamo qual è l’errore commesso da molti automobilisti e perché deve essere evitato.

Se metti il disco orario rischi una multa? Facciamo chiarezza

Il disco orario serve a posteggiare l’auto in determinate aree stabilite dal Comune di riferimento, nelle quali la sosta è gratuita ma limitata nel tempo a seconda delle esigenze, soprattutto per garantire la rotazione e impedire l’abuso dei parcheggi quando non necessari. Altrimenti, si deve parcheggiare nelle sempre più diffuse strisce blu, ovviamente pagando il ticket.

Ecco che se la propria necessità è compatibile con i tempi massimi previsti per la sosta e si è stati abbastanza fortunati da trovare un parcheggio ha poco senso costringersi a pagare per posteggiare altrove. Altrettanto comprensibilmente si vorrà posizionare il disco orario per evitare sanzioni, rischiando tuttavia di complicare la propria situazione. Ciò non significa che sia meglio non seguire le regole, ma soltanto che è importante conoscerle.

Bisogna infatti sapere che la multa per chi non mette il disco orario in un centro abitato va da 42 a 173 euro. Il superamento del tempo massimo di sosta, compresi gli escamotage (posticipare l’orario di arrivo o spostarlo in seguito) è invece sanzionato con una multa da 26 a 102 euro per ogni ora di infrazione. Chi resta 2 ore riceve il doppio della sanzione e così via. Se ci si trova al di fuori di un centro abitato, inoltre, tutte le violazioni sono punite con la sanzione da 42 a 173 euro.

Ognuna di queste multe può essere pagata entro 5 giorni dalla notifica del verbale, avendo così diritto a uno sconto del 30%. La rimozione forzata, a meno che sia necessaria per altri motivi, è prevista solo se debitamente segnalata. Per maggiori informazioni sulle multe relative all’uso del disco orario si rimanda alla nostra guida dedicata, veniamo ora al fulcro della questione: impostare il disco orario e utilizzarlo male comporta sanzioni più alte che non usarlo affatto.

Prendendo come esempio la sosta massima di 1 ora fraudolentemente portata a 2 spostando le lancette, l’importo minimo della multa arriva a 84 euro e così via. Importi peraltro spesso inferiori rispetto alla multa per mancato pagamento delle strisce blu, vanificando così il senso delle proprie azioni. Non è tutto, perché l’uso di apparecchi fraudolenti è decisamente peggio: dalla sanzione variabile da 169 a 1.500 euro circa, ma anche l’accusa di truffa ai danni dello Stato, un reato punibile con la reclusione da 1 a 5 anni.

In altre parole, piuttosto che cercare di aggirare le regole è preferibile non rispettarle direttamente se proprio non se ne può fare a meno, per esempio in caso di ritardo imprevisto nel rientro. Ovviamente si riceverà e si dovrà pagare la relativa multa, di fatto sempre di importo inferiore al peggio che si rischia, stando più attenti. Questo è proprio l’errore comune di molti automobilisti, quando colpiti dallo stress della ricerca del parcheggio e dalla fretta quotidiana si adoperano con escamotage di dubbia funzionalità. Va da sé, che basterebbe rispettare la normativa stradale fin dall’inizio per evitare ogni spesa superflua.

Basti pensare che a livello legale anche un semplice foglio di carta con l’orario scritto funge allo stesso scopo. L’importante, in quest’ultimo caso, è assicurare l’indicazione in modo che non voli via e che sia ben visibile, restando uno strumento sconsigliato.

Il disco orario analogico o elettronico (con orario digitale) resta quindi lo strumento più pratico e diffuso, ma attenzione ai meccanismi che consentono di manipolare falsamente l’orario di arrivo, che possono far scattare le conseguenze di cui sopra. Commettere un reato per parcheggiare è decisamente una conseguenza sopra le righe, perciò è bene rispettare i tempi di sosta e indicarli correttamente. Nel caso di ritardo o altro imprevisto, ci si assume la responsabilità del caso e si paga la sanzione, senza peggiorare la situazione.

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