Per diventare puericultrice basta la licenza media, un diploma professionalizzante e circa 4.000€: ma dove può lavorare questa figura e di cosa si occupa?
La puericultrice è l’operatrice socio-sanitaria specializzata nell’assistenza all’infanzia: si occupa quindi della crescita dei bambini dai zero ai sei anni, in ambito psicologico, motorio e ludico.
Il lavoro della puericultrice è consigliato naturalmente a tutti coloro che amano stare a contatto con i bambini nel periodo più delicato della loro crescita; è loro compito, infatti, insegnare ai genitori che ne richiedono l’assistenza come prendersi cura del bambino, a generare un nuovo equilibrio all’interno del nucleo familiare.
Un ruolo importante e delicato ed è per questo che per diventare puericultrice è necessario conseguire l’apposito diploma riconosciuto dal Ministero della Salute. Una volta ottenuta la qualifica ci sono diversi sbocchi professionali: ci sono ambiti, infatti, in cui è molto richiesta l’assistenza di una figura specializzata sull’assistenza alla prima infanzia.
Di seguito approfondiremo tutto quello che c’è da sapere su questa figura professionale, dai costi del corso di formazione a tutti gli sbocchi professionali.
Chi è la puericultrice?
Riconosciuta dal Ministero della Salute fin dal 1940, la puericultrice è quella figura professionale che ha delle specifiche competenze neonatali e quindi è in grado di porsi come figura di raccordo tra il bambino e i suoi genitori.
È la puericultrice che fornisce assistenza ai genitori per quanto riguarda la crescita del neonato, ad esempio dando loro le informazioni necessarie per interpretare il pianto, per stabilire il giusto rapporto tra veglia e sonno e per altre esigenze fondamentali.
La puericultrice, quindi, è la figura che aiuta i genitori seguendo tutte le tappe dello sviluppo dei loro figli.
Come diventare puericultrice? Corso di formazione e costi
Se siete degli amanti dei bambini e volete fare di questa passione un lavoro, allora la puericultrice potrebbe essere la professione che fa al caso vostro.
Per diventarlo dovrete conseguire il diploma di puericultrice, quell’attestato professionalizzante con il quale è possibile lavorare nel settore socio-sanitario, ma specializzato nell’assistenza all’infanzia. Per questo motivo la preparazione si concentra su tutti quelle tematiche inerenti all’assistenza alla prima infanzia.
Per iscriversi basta avere almeno 16 anni e la licenza media. Il corso ha la durata di un anno, per un totale di 320 ore in cui all’insegnamento della teoria si affianca la pratica. Le discipline affrontate nel corso sono:
- fisiologia;
- neonatologia;
- assistenza infermieristica;
- auxologia;
- alimentazione dietetica infantile;
- patologia pediatrica cenni;
- profilassi delle varie affezioni;
- elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dell’assistenza sociale;
- psicologia.
Dopo la teoria, come abbiamo visto, c’è da affrontare un tirocinio, che solitamente viene eseguito all’interno degli ospedali - sia pubblici che privati - negli asili nido e nelle altre strutture convenzionate. Al termine del tirocinio bisognerà superare un esame finale.
Ma quanto costa diventare puericultrice? Ci sono dei corsi ai quali è consentito iscriversi approfittando di borse di studio, ma solitamente il prezzo base d’iscrizione varia dai 3.500€ ai 4.500€.
Sbocchi professionali
Bisogna specificare che chi consegue il diploma da puericultrice non può insegnare negli asili nido, né privati né pubblici. Con la riforma della scuola dell’infanzia che ha introdotto il sistema integrato 0-6, infatti, viene stabilito che solo chi ha la laurea in Scienze dell’Educazione (classe L-19) può insegnare al nido.
Con questo diploma si può lavorare nel campo educativo, ma solo affiancando gli insegnanti. Gli altri ambiti lavorativi sono quelli del settore socio-sanitario, poiché le puericultrici possono essere assunte per lavorare nelle cliniche ostetriche, nei reparti pediatrici degli ospedali e nei servizi ambulatoriali.
Ma sono molte le puericultrici che scelgono di lavorare come libere professioniste, aprendo una Partita IVA e fornendo assistenza alle famiglie che non sanno come comportarsi con i loro figli. Senza dimenticare che chi ha conseguito questo diploma, può anche aprire un asilo famiglia, ma solo in quelle Regioni dove la normativa lo consente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.