Tutti i documenti necessari per richiedere un mutuo

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30 Dicembre 2024 - 18:21

Cosa serve per richiedere un mutuo? Ecco i documenti da presentare per ottenere un mutuo ipotecario (e non solo).

Tutti i documenti necessari per richiedere un mutuo

Quando si decide di acquistare una casa, ottenere un mutuo è spesso un passo necessario e cruciale. Tuttavia, la procedura può sembrare complessa, specialmente quando si tratta di raccogliere i documenti richiesti dalla banca. Conoscere in anticipo quali sono i documenti per un mutuo può semplificare il processo, evitando ritardi e garantendo la partenza della pratica nel più breve tempo possibile.

Ogni istituto di credito ha requisiti specifici, ma esistono alcuni elementi fondamentali comuni, come le certificazioni sul reddito, la documentazione personale e quella relativa all’immobile. Che tu sia un lavoratore dipendente, autonomo o un pensionato, ecco tutte le informazioni necessarie per affrontare questa importante fase con sicurezza.

Cosa serve per un mutuo? I requisiti necessari

Richiedere un mutuo richiede il rispetto di alcuni requisiti essenziali. Di base, è necessario rispettare alcuni requisiti principali.

  • Reddito: un reddito stabile e sufficiente è fondamentale. Le banche considerano la tua capacità di rimborsare le rate, solitamente calcolando che l’importo della rata mensile non superi il 30-35% del reddito netto.
  • Contratto di lavoro: per i lavoratori dipendenti è preferibile un contratto a tempo indeterminato, anche se alcune banche accettano contratti determinati con condizioni aggiuntive. Gli autonomi devono presentare almeno due anni di dichiarazioni dei redditi.
  • Età: l’età del richiedente deve rientrare in un range specifico, generalmente tra i 18 e i 75 anni, considerando che il mutuo deve terminare prima del raggiungimento di questa soglia.
  • Storico creditizio: un buon rapporto con il credito, senza segnalazioni come cattivo pagatore o protesti, aumenta le possibilità di approvazione.
  • Documentazione: tra i documenti richiesti, come vedremo, ci sono carta d’identità, codice fiscale, buste paga o dichiarazione dei redditi, e informazioni sull’immobile (come il compromesso di vendita).

Ogni banca potrebbe richiedere ulteriori requisiti specifici; quindi, è sempre consigliabile confrontarsi con l’istituto di credito scelto.

Quante buste paga servono per un mutuo?

La legge non stabilisce un numero fisso di buste paga necessarie per richiedere un mutuo, ma le linee guida delle banche forniscono indicazioni chiare.

In generale, per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, vengono richieste le ultime due o tre buste paga. Questo permette all’istituto di credito di verificare la stabilità e l’entità del reddito.

Se sei un lavoratore autonomo, il discorso cambia: in questo caso, la banca richiederà le ultime due dichiarazioni dei redditi per valutare il reddito annuale e la sua regolarità. La continuità e la stabilità dei guadagni sono fattori determinanti.

Le buste paga non servono solo a dimostrare il reddito, ma anche a calcolare l’indice di sostenibilità del mutuo. Questo parametro indica la proporzione tra la rata del mutuo e il reddito netto mensile, che, come anticipato, non dovrebbe superare il 30-35%. Ad esempio, con uno stipendio netto di 1.500 euro, la rata massima accettabile sarà intorno ai 450-525 euro.

Alcune categorie di lavoratori, come quelli con contratti a termine o part-time, potrebbero dover integrare le buste paga con altre garanzie, come fideiussioni o il coinvolgimento di un garante. In ogni caso, preparare la documentazione completa e conoscere le aspettative della banca è fondamentale per semplificare il percorso verso l’approvazione del mutuo.

Documenti per mutuo: l’elenco completo

A seconda che tu sia un dipendente, un autonomo o un pensionato, come abbiamo visto, i documenti possono variare e non di poco. Così come può influenzare molto sulla richiesta e l’ottenimento del mutuo lo stato dell’immobile da ipotecare. Ecco, allora, il dettaglio dei documenti in base alla singola situazione.

Documenti per i lavoratori dipendenti

Per quanto riguarda i documenti reddituali dei lavoratori dipendenti che vogliono richiedere il mutuo si tratta dei seguenti.

  • Una copia del contratto lavorativo o, in alternativa, la dichiarazione del datore di lavoro dell’anzianità di servizio del dipendente: quest’ultima rappresenta una comunicazione formale con cui si dichiara l’effettività e la regolarità del rapporto di lavoro, la tipologia di contratto in essere ed eventualmente anche l’orario delle prestazioni lavorative o i turni predisposti dall’azienda, la quale può essere scritta di pugno dal datore di lavoro o può essere redatta tramite la compilazione di un modello preimpostato.
  • L’originale dell’ultimo cedolino dello stipendio (o ultimi 3) e copia del modello CU (Certificazione Unica) o in alternativa del modello 730: il modello CU, precedentemente indicato con modello CUD (Certificato Unico Dipendente), rappresenta la certificazione che datori di lavoro, enti pensionistici e committenti di lavoro autonomo devono ai dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi al fine di certificare i redditi che quest’ultimi hanno conseguito l’anno precedente dallo stipendio, dalla pensione o simili. In tale certificazione sono compresi anche dati previdenziali, i contributi trattenuti ai fini della pensione e vengono allegate le schede per il versamento del cinque per mille e all’otto per mille. Questi documenti devono essere presentati anche per gli eventuali garanti presentati dal richiedente. Il modello 730 rappresenta, invece, un modello per la compilazione della dichiarazione dei redditi, che non può però essere applicato da soggetti che abbiano avuto redditi di impresa o di lavoro autonomo con partita IVA, che debbano presentare una dichiarazione IVA, IRAP o 770, o che devono presentare la dichiarazione dei redditi per conto di deceduti.
  • Il modello F24, ossia legato al pagamento di gran parte delle imposte, tasse e contributi che ha riassunto e sostituito altri modelli precedenti riguardanti specifiche tipologie di tributi.
  • Una copia dell’ultimo estratto conto corrente del richiedente.

Documenti per i Lavoratori autonomi

I lavoratori autonomi e i liberi professionisti, invece, devono presentare:

  • una copia della dichiarazione dei redditi (o ultime 2): rappresenta il modello relativo alla dichiarazione dei redditi che permette di mettere in luce i ricavi ottenuti da diverse fonti di guadagno;
  • l’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (CCIA);
  • l’attestato di iscrizione all’albo cui appartengono se sono professionisti.

Documenti per i pensionati

Se sei un pensionato, la documentazione da presentare è la stessa relativa al dipendente con l’aggiunta della lettera ricevuta ad inizio anno da parte dell’ente previdenziale (INPS), dove sarà specificato il totale della pensione che verrà percepita per l’anno corrente.

Documentazione sull’immobile da finanziare

Sono poi previsti dei documenti che devono essere presentati indipendente dal fatto che si sia un lavoratore dipendente o autonomo e che devono riguardare l’immobile per il quale è stato richiesto il mutuo.

Tali documenti comprendono:

  • una copia del compromesso, ossia della promessa di vendita: rappresenta il contratto preliminare in forza del quale nessuna delle due parti, acquirente e venditore, avrà più il diritto di recedere dal contratto di compravendita;
  • la planimetria, con l’indicazione della proprietà confinanti sia dell’immobile che delle eventuali pertinenze, quali cantina, solaio e/o box;
  • una copia del certificato di abitabilità, ossia il certificato rilasciato dal Comune che attesti che l’immobile in questione presenti i requisiti e i parametri adatti in termine di igiene e di salubrità, necessario inoltre per una qualsiasi operazione di ristrutturazione o nuova costruzione dell’immobile;
  • una copia dell’atto di provenienza dell’immobile, ossia dell’atto del suo ultimo acquisto. Nel caso in cui il venditore dell’immobile l’avesse però ottenuto attraverso donazione, l’atto della sua provenienza è rappresentato dall’atto notarile di donazione, mentre nel caso in cui l’avesse ricevuto per successione, la provenienza dell’immobile viene desunta dalla dichiarazione di successione, dall’eventuale testamento, dall’accettazione dell’eredità trascritta nei registri immobiliari e/o dall’originario titolo d’acquisto del defunto: in quest’ultimo caso bisognerà presentare anche i modelli 4 e 240 relativi alle successione, previsti al fine di comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro nel patrimonio del defunto e calcolare quindi le imposte da pagare in virtù di tale passaggio. Inoltre, l’atto di provenienza dell’immobile potrebbe essere rappresentato da provvedimento giudiziale nel caso in cui il venditore avesse acquistato la proprietà dell’immobile in forza di una sentenza del giudice.

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