È attivo il servizio per l’invio telematico della domanda del reddito di cittadinanza: per utilizzarlo, però, è necessario avere le credenziali SPID.
È online la modalità telematica per l’invio della domanda per il reddito di cittadinanza; il sito www.redditodicittadinanza.gov.it è quindi pronto per accogliere le richieste per RdC e PdC.
Noi abbiamo utilizzato questo servizio e di seguito trovate tutte le istruzioni utili per fare altrettanto così da inviare la domanda per il reddito di cittadinanza (o anche per la pensione di cittadinanza) comodamente da casa vostra, evitando le lunghe code che nelle prossime ore potrebbero crearsi agli uffici dei CAF e di Poste Italiane.
Per inoltrare la richiesta del RdC telematicamente basta avere un computer, uno smartphone o un tablet con connessione ad Internet e le credenziali SPID per l’accesso (qui le istruzioni su come richiederle). Se avete tutto il necessario siete pronti per l’inoltro della domanda, ecco cosa dovete fare passo per passo.
Guida alla domanda online per il reddito di cittadinanza
Per prima cosa dovete andare sul sito ufficiale del reddito di cittadinanza: lo riconoscete perché è l’unico con il logo ufficiale della misura e presenta nel dominio la dicitura .gov.
Una volta qui dovete andare su “richiedilo online o scarica il modulo”. Una volta cliccato vi trovate di fronte a due possibilità:
- compilare e inviare la domanda direttamente online, facendo l’accesso con lo SPID;
- scaricare i moduli necessari per la richiesta (SR180 per la domanda, SR181 per comunicare eventuali attività lavorative non indicate nell’ISEE), compilarli a mano e consegnarli ad un centro di assistenza fiscale (CAF) o ad un ufficio di Poste Italiane.
Nel vostro caso dovete selezionare la prima opzione e cliccare su “entra con SPID”; infine selezionate il provider con il quale avete attivato la vostra Identità Digitale.
L’area personale
Una volta inserita email e password di riferimento avrete accesso alla vostra area personale dove potrete inviare una nuova pratica, così come visualizzare quelle in bozza (compilate ma non inoltrate).
Inoltre sempre dalla vostra area personale potrete visualizzare l’elenco delle pratiche sottomesse e respinte (comprese le motivazioni che hanno portato al respingimento dell’istanza).
Se per voi è il primo accesso e intendete fare domanda per il reddito o per la pensione di cittadinanza dovete selezionare “crea una nuova pratica”. A questo punto vi verrà chiesto di inserire tutte le informazioni presenti nel modulo SR180 realizzato dall’Inps, vediamo quali.
Compilazione della domanda online
Una volta cliccato su “crea una nuova pratica” vi compare una schermata nella quale sono indicati alcuni punti essenziali per la domanda del reddito di cittadinanza.
In fondo alla pagina, sul lato destro, trovate l’icona “procedi”; cliccateci su per andare avanti con la compilazione dell’istanza. La prima parte riguarda il “modello dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”, dove - una volta lette con attenzione tutte le voci - bisogna selezionare nuovamente su “procedi”.
A questo punto dovete controllare la correttezza dei dati anagrafici inseriti dal sistema (che li recupera direttamente dall’Identità Digitale) inserendo manualmente lo stato di cittadinanza e i dati riguardanti il documento d’identità (data e luogo del rilascio).
Dopodiché dovete specificare se compilate la domanda per voi o per conto di altri soggetti incapaci nel farlo. Ricordiamo comunque che la domanda per il RdC riguarda l’intero nucleo familiare: la carta RdC/PdC rilasciata da Poste Italiane, però, potrà essere utilizzata solamente dall’intestatario, ossia da colui che presenta la richiesta.
Per andare avanti nella compilazione bisogna selezionare nuovamente “procedi”.
A questo punto dovete compilare la richiesta inserendo le informazioni corrette; ogni spazio va compilato, salvo dove espressamente indicato.
Si parte con le indicazioni riguardanti i requisiti di cittadinanza e residenza, dove specificare se si è cittadini italiani, oppure di un Paese appartenente all’UE o di un Paese terzo (ma siete in possesso di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo o di un permesso di soggiorno permanente).
Inoltre dovete confermare che avete risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa.
Andando avanti nella compilazione dovete anche confermare che al momento dell’invio della domanda per pensione o reddito di cittadinanza avete presentato la DSU aggiornata ai fini ISEE. Dovete poi specificare di essere consapevoli che per ogni variazione del nucleo familiare, avvenuta in corso di fruizione del RdC, dovete presentare la DSU aggiornata.
Le altre voci da compilare sono quelle con cui confermate che all’interno del nucleo familiare non ci sono componenti che hanno acquistato un’auto immatricolata nei precedenti 6 mesi o immatricolata nei precedenti 2 anni ma con cilindrata superiore ai 1.600 cc. (250 cc. nel caso dei motoveicoli), e che nessuno possiede un’imbarcazione e che la famiglia non supera il limite previsto per il patrimonio immobiliare.
Ci sono poi dei riquadri da compilare solamente se avete un mutuo contratto per l’acquisto o la costruzione della casa di abitazione (indicando eventualmente la rata mensile media e il numero delle rate mancanti), oppure se al momento della presentazione della domanda ci sono dei componenti del nucleo familiare che hanno avviato un’attività lavorativa (come autonomi, ma anche come subordinati) e questa non è indicata nell’ISEE. Nel dettaglio, questo vale per le attività iniziate dopo il 1° gennaio 2017 (qualora la DSU ai fini ISEE sia stata presentata dal 1° gennaio al 31 agosto 2019).
Infine bisogna indicare se nel nucleo familiare ci sono componenti in stato detentivo o ricoverati in istituti di cura di lunga degenza, oltre a confermare di essere consapevoli degli obblighi che derivano dal riconoscimento del reddito di cittadinanza, compreso il dover comunicare (utilizzando il modello SR181) eventuali variazioni del nucleo familiare.
Infine c’è lo spazio dedicato alla “sottoscrizione di dichiarazione” da compilare. Per questo vale quanto detto per il precedente, ossia che bisogna sbarrare tutte e tre le caselle dopo averne presa attenta visione.
A questo punto non vi resta che confermare e inoltrare la bozza per l’invio della domanda e attendere il responso dell’Inps che vi verrà comunicato anche tramite email e SMS (se indicati nella richiesta).
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