Ancora pochi giorni per presentare domanda di rottamazione 2023, ma a questo punto il consiglio è quello di presentarla il prima possibile.
Anche se manca ancora qualche giorno scadenza per la presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata bisogna affrettarsi. Il termine ultimo per la presentazione dell’istanza di rottamazione delle cartelle esattoriali è fissato al 30 giugno.
Conto alla rovescia, quindi, partito per la scadenza della domanda di rottamazione e tra l’altro l’Agenzia delle Entrate avverte che è meglio fare presto e non rimandare all’ultimo giorno, quando ci potrebbero essere rallentamenti dei sistemi per i troppi accessi.
Proprio per questo, ora, è il momento di fare in fretta e non attendere il 30 giugno quando un qualsiasi disservizio potrebbe impedire di presentare domanda di adesione.
La data di scadenza per presentare la domanda si avvicina, tempo per pensarci ce n’è stato anche troppo e non bisogna attendere gli ultimi giorni perché si corre il rischio di trovare i sistemi intasati e di non riuscire a presentare la propria istanza di rottamazione.
Questa cosa è successa anche nelle scorse rottamazioni e proprio per questo l’Agenzia delle Entrate questa volta mette in guarda dall’attendere l’ultimo giorno.
Si può fare tutto da soli
La domanda può essere presentata tranquillamente da casa, senza recarsi presso patronati o Caf, almeno per chi padroneggia almeno un po’ il sito dell’Agenzia delle Entrate. All’interno della propria area riservata, infatti, è presente anche un servizio facilitato che permette di individuare quali sono i debiti che possono essere oggetto di rottamazione.
Con un solo click, poi, si possono selezionare e riportare nella domanda di adesione senza necessariamente scrivere, una per una, le cartelle esattoriali e i loro dati identificativi.
Ovviamente prima di procedere con la rottamazione il contribuente deve consultare la propria situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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Presentazione telematica e prospetto informativo
La presentazione della domanda di adesione può essere effettuata solo telematicamente e, quindi, bisogna essere in possesso di Spid, Cie o Cns.
Prima di procedere alla domanda di rottamazione è sempre consigliabile richiedere il prospetto informativo, disponibile in 24 re, che fornisce l’elenco dei carichi definibili ma anche la simulazione degli importi da pagare una volta applicata la sanatoria.
Inoltre nel prospetto informativo si tiene conto anche degli eventuali debiti che potrebbero essere oggetto di annullamento con saldo e stralcio, effetto che l’Agenzia delle Entrate terrà presente non subito ma solo nella comunicazione che invierà all’utente entro il 30 settembre 2023. Le somme dovute, infatti saranno al netto di quelle stralciate.
Più istanze per evitare la decadenza
La cosa migliore, in ogni caso, non è quella di seguire fedelmente quanto riportato sul prospetto informativo ma richiede più di una istanza di rottamazione soprattutto se i debiti che si hanno sono abbastanza elevati.
Questo perché suddividendo le rateazioni se dovesse capitare di essere a corto di liquidità in concomitanza con la scadenza di una rata, si potrebbe scegliere quale sanatoria far proseguire (ovviamente le più convenienti) e quale non pagare e far decadere. Ma non si rischierebbe mai di non pagare la rata che coinvolge tutte le cartelle e perdere, quindi, il beneficio su tutte.
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