Domicilio digitale; cos’è, come funziona e conviene attivarlo?

Patrizia Del Pidio

29 Aprile 2025 - 13:57

Cos’è il domicilio digitale e a chi conviene: una guida pratica su come chiederlo, tempi, costi e modalità di utilizzo della piattaforma digitale

Domicilio digitale; cos’è, come funziona e conviene attivarlo?

Cos’è il domicilio digitale e a cosa serve? Come funziona e come si attiva? Il domicilio digitale è una piattaforma online dove ricevere cartelle esattoriali, atti giudiziari e ogni altra comunicazione della Pubblica amministrazione senza pagare il costo della raccomandata a/r. La digitalizzazione del domicilio è in vigore dall’inizio del 2018, quando è stato ritoccato il Codice dell’Amministrazione digitale.

Per “domicilio digitale”, come indica il nome stesso, si intende l’indirizzo presso il quale la Pubblica amministrazione invia comunicazioni, atti e notificazioni. L’indirizzo in questione però è quello digitale, nello specifico l’indirizzo di posta elettronica certificata PEC. L’articolo 3 del Codice dell’Amministrazione digitale riporta del domicilio digitale la seguente definizione:

«Al fine di facilitare la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini, è facoltà di ogni cittadino indicare alla pubblica amministrazione [...] un proprio indirizzo di posta elettronica certificata quale suo domicilio digitale.»

Quindi avvisi di giacenza, multe, cartelle esattoriali e atti giudiziari saranno notificati direttamente sulla piattaforma online e non nella propria cassetta della posta.

Il domicilio digitale non è obbligatorio, tranne che per i liberi professionisti e le imprese, tuttavia farne uso ha indiscussi vantaggi pratici ed economici.

Dal 6 luglio 2023 è attivo l’indice nazionale dei domicili digitali, Inad, che permette a qualsiasi cittadino di eleggere il proprio domicilio digitale creando una Pec attraverso la quale ricevere ogni comunicazione ufficiale, in tempo reale, da parte della pubblica amministrazione. Si tratta di comunicazioni con valenza legale, perché, val la pena sottolinearlo, la Pec ha lo stesso valore legale di una raccomandata.

Rimborsi fiscali, multe, detrazioni, cartelle esattoriali, comunicazioni, tutto in un unico luogo e notificato in tempo reale senza attendere le lungaggini che richiede la spedizione tramite raccomandata e senza correre il rischio che il postino, al momento del recapito, non trovi nessuno in casa.

Come si elegge un domicilio digitale

Per eleggere il proprio domicilio digitale è necessario accedere al portale del domicilio digitale e comunica il proprio indirizzo di Pec. Aprendo il portale la prima schermata che ci si trova davanti è la seguente:

Domicilio digitale Domicilio digitale Schermata per attivazione

Cliccando sul riquadro “Attiva il tuo domicilio” si è rimandati alla pagina di accesso, in cui bisogna inserire le proprie proprie credenziali Spid, Cie o Cns per effettuare la registrazione. Una volta effettuato l’accesso si è rimandati in una schermata in cui prendere visione del trattamento dei dati personali per la quale si dovrà barrare, in fondo, la conferma di presa visione prima di poter continuare. Nella schermata successiva è necessario indicare un indirizzo e-mail in cui ricevere le informazioni sul proprio indirizzo digitale.

Domicilio digitale Domicilio digitale Schermata e-mail

Una volta effettuato questo passaggio il sistema chiederà di scegliere e inserire il proprio indirizzo di Pec poiché sarà proprio quest’ultimo a essere eletto come domicilio digitale (è, quindi, necessario dotarsi di una Pec prima di procedere).

Pec non obbligatoria subito, ma cosa si rischia a non averla?

Ovviamente non è obbligatorio per nessuno attivare il domicilio digitale (tranne che per imprese e lavoratori autonomi e dal 1° gennaio 2025 per per gli amministratori delle società i quali sono obbligati a comunicare al registro delle imprese il proprio indirizzo Pec.) e attivare il proprio indirizzo di Pec per ricevere le comunicazioni dalla pubblica amministrazione. Ma il rischio è quello di restare indietro in un mondo che sempre più avanza verso la digitalizzazione.

Domicilio digitale, come comunicarlo all’Agenzia delle Entrate

Con un comunicato stampa del 12 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate rende disponibili le modalità per comunicare un indirizzo di Pec per ricevere le comunicazioni dell’Agenzia. Il nuovo servizio online consente di eleggere un domicilio digitale per il recapito di atti, avvisi e altra corrispondenza. Per l’attivazione del servizio bisogna accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il cittadino che sceglie la nuova modalità non deve fare altro che accedere con le credenziali e indicare il proprio “domicilio digitale”, cioè un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) o altro servizio di recapito certificato qualificato. Riceverà a quel punto, presso la stessa casella certificata, il codice necessario a validare l’operazione. Con le stesse modalità sarà inoltre possibile comunicare la variazione o la revoca del domicilio già registrato.

Quali sono i vantaggi del domicilio digitale?

Ora che abbiamo visto cos’è, spieghiamo perché avere il domicilio digitale è così vantaggioso. Portare la comunicazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione online consente di velocizzare enormemente gli iter burocratici, con vantaggi sia per la PA che per il cittadino, risparmiare sulle spese di spedizione delle raccomandate (che sono a carico del destinatario) e optare per una scelta più green, riducendo al minimo l’emissione dei documenti cartacei. Il tutto con pochi euro di abbonamento annuo alla PEC.

Inoltre al domicilio digitale vengono recapitate solo le comunicazioni istituzionale e non anche pubblicità e offerte commerciali, a meno che il titolare dell’indirizzo non esprima il consenso.

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