Ecco cosa cerca di ottenere il tycoon della Casa Bianca con un accordo con la Repubblica Islamica dell’Iran: la guerra su larga scala non è un tabù.
È innegabile che, con la firma degli Accordi di Abramo durante il suo primo mandato e l’uscita dall’accordo nucleare (JCPOA), Donald Trump e i repubblicani abbiano perseguito l’obiettivo di ridurre l’influenza della Repubblica Islamica dell’Iran in Medio Oriente.
Questa strategia, definita di «massima pressione», si è concretizzata colpendo i «proxies» regionali di Teheran, come gli Houthi, un approccio evidente anche nelle recenti settimane. Una d’azione soddisfa da un lato Israele, storico alleato degli Stati Uniti e nemico giurato di Teheran, e dall’altro l’Arabia Saudita, rivale della Repubblica Islamica e un partner su cui Trump ha puntato molto, consolidando così le alleanze chiave nella regione.
Ora il presidente Usa chiede a Teheran di stringere un accordo entro 30 giorni, ma qual è il suo vero obiettivo? [...]
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