La riforma che introduce la possibilità di iscriversi a due corsi di laurea in contemporanea potrebbe presto diventare legge. Manuel Tuzi spiega a Money.it tutti i dettagli della doppia laurea.
Il primo passaggio è stato completato: la riforma che prevede l’introduzione della doppia laurea è stata approvata all’unanimità dalla Camera dei deputati. Il testo passerà ora al Senato per il via libera definitivo e una volta diventato legge eliminerà il divieto di iscrizione a due corsi di studio universitari in contemporanea.
Cosa prevede la riforma e per quali studenti potrebbe rappresentare un importante vantaggio? Abbiamo provato a capirlo chiedendo a Manuel Tuzi, deputato del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura, di spiegare tutti i risvolti che questa nuova normativa può avere nel concreto. Ecco un vademecum sulla doppia laurea: dai vantaggi ai casi specifici che riguardano migliaia di studenti.
Cos’è la doppia laurea e qual è il vantaggio per gli studenti
Con la doppia laurea sarà possibile “iscriversi a due percorsi universitari in contemporanea con vantaggi competitivi in un mondo del lavoro globalizzato”. Pratica che già viene fatta all’estero e così si danno gli “stessi strumenti anche ai giovani italiani”.
Inoltre con la riforma vengono eliminati dei paletti risalenti addirittura al 1933: “I ragazzi tutt’ora vengono formati come 88 anni fa ma il mondo è cambiato. Bisogna aggiornarsi ai tempi di oggi”, sottolinea Tuzi.
A chi conviene la doppia laurea
La possibilità di iscriversi a due corsi di studio in contemporanea va a vantaggio soprattutto di alcune categorie di studenti. A partire da chi frequenta un conservatorio: potrà seguire anche un percorso di laurea e “non dovrà più necessariamente scegliere tra i due”.
La scelta per l’una o l’altra opzione, peraltro, spesso avviene “quando si ha un percorso ancora non strutturato, a 18 anni”, ricorda il deputato del M5s. In più il vantaggio è maggiore per chi vuole puntare su una formazione multidisciplinare magari attraverso un master: “L’obiettivo è applicare le conoscenze e togliere dei paletti anacronistici”.
Gli studenti iscritti a master e conservatori
La riforma introduce una possibilità importante per gli studenti iscritti a un master: potranno farlo in più università e potranno iscriversi anche ad altri corsi di laurea oltre che a due master in contemporanea. Di fatto uno studente “può investire in formazione magari per un anno frequentando due master insieme o facendo un master e anche un dottorando o una specializzazione” allo stesso tempo.
Tra chi trae più vantaggio da questa riforma ci sono i circa 80mila studenti iscritti ai corsi Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) secondo i dati dell’anno 2020/2021. Per loro ci sarà possibilità di scegliere di seguire anche un altro corso di studi insieme, per esempio, al conservatorio. Tuzi spiega:
“Potranno per esempio fare economia e nel frattempo seguire le loro passioni, mentre prima erano costretti a scegliere.”
Quando la riforma diventerà legge questo potrebbe comportare anche un aumento delle iscrizioni nei conservatori: “Assolutamente sì, perché magari studenti e famiglie ritenevano più concreto un titolo universitario e ora invece potranno fare entrambi. Questo contribuirà anche alla formazione di nuovi talenti musicali”.
Doppia laurea, le novità per gli specializzandi in Medicina
A usufruire della doppia iscrizione saranno anche gli specializzandi in materie mediche. Tuzi spiega ancora:
“Per loro cambia tutto e io l’ho vissuto da specializzando. Siamo medici ma non possiamo avere contratti di lavoro; abbiamo una borsa di formazione ma non possiamo investirla nella formazione. Così si permette di entrare nel mondo del lavoro con un bagaglio importante, si formano medici più competitivi. Secondo me molti specializzandi di medicina cercheranno di iscriversi anche a un master ora.”
La platea interessata dalla doppia iscrizione all’università
La possibilità di doppia iscrizione può riguardare potenzialmente tutti gli studenti iscritti oggi all’università. Per l’anno accademico 2020/2021 parliamo di circa due milioni di persone, spiega il deputato del Movimento 5 Stelle. Non solo, perché “bisogna poi considerare anche gli iscritti a master, dottorati, specializzazioni. Oggi circa il 20% degli italiani è laureato, potenzialmente tutte queste persone sono interessate dalla riforma”.
C’è poi un tema di possibilità economiche e di garantire a tutti gli studenti le stesse opportunità: “Oggi - prosegue Tuzi - diamo la possibilità di non andare all’estero a chi vuole conseguire due titoli, anche perché finora non tutti avevano le stesse possibilità economiche. Ora gli italiani saranno al pari di tutti gli altri studenti. Inoltre per quanto riguarda le tasse universitarie chi ha diritto a un’agevolazione per il primo corso allora la potrà avere anche per il secondo”.
I casi in cui non è possibile la doppia iscrizione e il numero chiuso
Se la riforma dovesse diventare legge gli unici paletti per la doppia iscrizione riguarderebbero i corsi appartenenti alla stessa classe di laurea: non si potrà conseguire, per esempio, lo stesso titolo in due atenei diversi. Per quanto riguarda invece i corsi a numero chiuso la decisione non è ancora stata presa ed eventuali paletti verranno stabiliti secondo un decreto ministeriale che arriverà dopo l’approvazione del Senato (attesa tra gennaio e marzo del 2022).
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