Dove paga le tasse Sinner?

Nadia Pascale

18 Novembre 2024 - 13:55

Le polemiche piacciono sempre, ad ogni torneo vinto le critiche a Jannik Sinner puntano sulla residenza a Montecarlo e la bassa tassazione. Ma dove paga realmente le tasse il tennista?

Dove paga le tasse Sinner?

Dove paga le tasse il tennista Jannik Sinner?

Numero 1 del tennis mondiale, ha appena vinto lei ATP Finals a Torino, si tratta naturalmente premi importanti anche dal punto di vista economico che generano tante polemiche (un po’ anche per invidia) per la residenza a Montecarlo, che per molti è un semplice escamotage per sfuggire alle tasse in Italia. Ma dove paga le tasse Sinner?

Ciò che molti non sanno è che per i tennisti (per gli sportivi e gli artisti) ci sono regole diverse con una particolare ritenuta alla fonte.

Ma dove pagano le tasse Jannik Sinner e gli altri campioni “itineranti”? Ecco cosa dicono le norme internazionali.
Jannik Sinner è tanto amato quanto criticato: l’atleta buono, che ha una parola per tutti, il ragazzo della porta accanto che per la sua “disponibilità” e umanità (tutti lo hanno visto passare l’acqua a bordo campo per farla arrivare a uno spettatore che si era sentito male o reggere l’ombrello alla hostess) viene considerato quasi un alieno. Si è aggiudicato la statuetta nel presepe di San Gregorio Armeno e si emoziona come alla prima gara.

Forse proprio per questo a ogni vittoria parte il coro “non paga le tasse in Italia” (ne consegue che non amerebbe l’Italia), ma dove paga realmente le tasse Sinner?

Sinner dall’Italia a Montecarlo per pagare meno tasse?

Le polemiche nascono dal fatto che Jannik Sinner, giovane campione “italiano”, è nato a San Candido, in provincia di Bolzano il 16 agosto nel 2001, ha solo 23 anni ma ha trasferito da anni la sua residenza a Montecarlo. Ufficialmente le ragioni del trasferimento risiedono nel fatto che si allena nei campi da tennis di Montecarlo e lì lavora con il suo team. Di fatto, viste le competizioni che lo impegnano, è vero che in Italia trascorre pochissimo tempo (e probabilmente anche a Montecarlo). In molti hanno sottolineato che il trasferimento di Sinner a Montecarlo sia dovuto alla bassa tassazione che vige nel Principato.

A questo punto occorre fare una distinzione tra i proventi delle competizioni e altri proventi ad esempio quelli delle sponsorizzazioni.

Diciamo che i premi dei tornei sono molto importanti, per ora ci fermiamo agli ATP Finals di Torino che si sono appena svolti. I premi ATP Finals sono i più alti delle competizioni inerenti il tennis. Si tratta di 15.250.000 dollari americani, ovvero 15 milioni di euro, di questi, considerando le gare vinte, a Sinner spettano circa 4,6 milioni di euro.

L’articolo 17 del modello OCSE contro le doppie imposizioni ha previsto che per le prestazioni degli sportivi la tassazione avvenga nello Stato in cui si manifestano. Gli stessi redditi devono però essere dichiarati anche nel Paese di residenza e gli importi versati nel Paese in cui è avvenuta la competizione sono riconosciuti come crediti di imposta. In questo modo si evita la doppia imposizione.

L’articolo 17 del Modello OCSE fa rientrare nella tassazione dello sportivo l’attività svolta in un determinato Stato in senso ampio. Non ricomprende però i redditi dei soggetti che fanno parte dell’organico, o dell’entourage che dir si voglia, che operano dietro le quinte, sebbene in trasferta. Ne è un esempio lo staff tecnico, tra cui, ad esempio, fisioterapista, assistente in quanto non svolgono performance sceniche. Almeno questa è l’interpretazione fornita dalla giurisprudenza italiana.

Contrasto ai paradisi fiscali con tassazione alla fonte, ecco perché Sinner paga le tasse anche in Italia

L’obiettivo dell’OCSE è evitare che gli sportivi e gli artisti (la stessa disciplina si applica anche agli artisti) svolgendo un’attività a elevata mobilità che di fatto non consente di raggiungere il requisito della permanenza in un determinato Paese, possano scegliere per la residenza un Paese a fiscalità privilegiata (paradisi fiscali).

Ad esempio la normativa italiana stabilisce che il soggetto che risiede sul territorio per almeno 183 giorni nell’anno solare, deve avere la residenza in Italia, ma un campione come Sinner che passa molto tempo in giro per il mondo difficilmente realizza il requisito in un qualunque Paese e di conseguenza potrebbe fissare ovunque la residenza.

Questo vale per tutti gli artisti e i campioni di fama mondiale, ecco perché nasce una norma di rango internazionale che fissa dei criteri volti a salvaguardare le entrate fiscali e a tassare i redditi dove di fatto si producono.

Tra l’altro questa disciplina non è sempre ben vista perché in Paesi dove la tassazione alla fonte è elevata ci sono vere e proprie rinunce, ad esempio negli anni passati a causa dell’elevata tassazione del Regno Unito, molti campioni hanno rinunciato a partecipare agli eventi sportivi connessi al torneo di golf Ryder Cup. Il Regno Unito è stato poi evitato anche per altre importanti competizioni come le Olimpiadi.

Ricordiamo che per le Olimpiadi ai premi assegnati dall’organizzazione, si sommano i premi riconosciuti (eventualmente) dai Paesi per cui gareggiano gli atleti, questi sono tassati nel Paese che li ha erogati.

Premi, sponsorizzazioni e altri redditi: il diverso trattamento fiscale

L’articolo 17 in oggetto al fine di evitare manovre elusive, ad esempio la costituzione di società in cui il “campione” o artista risulta come dipendente, evitando così la tassazione alla fonte, ha esteso la ritenuta alla fonte alle società riconducibili all’artista/campione. La possibilità di tassazione alla fonte riguarda però esclusivamente ai redditi riconducibili direttamente alle prestazioni dell’artista/campione e non anche ai redditi dell’impresa/società, ad esempio i proventi delle sponsorizzazioni e partecipazione a eventi. Insomma Sinner paga le tasse in giro per il mondo, qualcosa arriva anche in Italia.

Diverso, invece, il trattamento fiscale di altri proventi qualificati come reddito da lavoro autonomo, ad esempio le entrate provenienti da sponsorizzazioni o partecipazioni a spettacoli vari. In questi casi, infatti, si applica l’imposizione fiscale del Paese di residenza. Per queste entrate quindi Sinner paga le tasse a Montecarlo, dove abitualmente risiede.

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