Chi investe concentrandosi sulla ricerca del rendimento è destinato ad avere delle amare sorprese in futuro.
Dopo gli shock per Silicon Valley Bank, Signature Bank e Credit Suisse, da qualche settimana è più sereno. Quest’ultima crisi finanziaria è stata una tempesta rapida, quasi come un temporale estivo, e ciò grazie alle Banche Centrali coordinate da un’ottima regia e rapide ad intervenire.
Come è nell’ordine delle cose, i settori più penalizzati nell’anno precedente sono quelli che da inizio anno beneficiano anche dei maggiori rialzi/recuperi, come i titoli growth con annessi tutti i tecnologici. È nell’ordine delle cose? Si, certo, ed è quella che viene definita come regression to the mean, difficile da guardare con freddezza nel cuore della tempesta ma che, se fossimo razionali, ci suggerirebbe di aumentare il rischio proprio nelle fasi negative e più acute.
Le scelte di investimento non sono però dettate dalla razionalità, lo sappiamo, ed è con l’emotività che dobbiamo fare i conti, che è la stessa che in buona percentuale una delle forze che muove anche i mercati mondiali.
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