Ecco chi con il 730/2025 dovrà pagare più tasse

Patrizia Del Pidio

10 Marzo 2025 - 10:29

Il modello 730 si evolve di anno in anno, recependo le modifiche normative apportate nell’anno di imposta precedente. Chi sarà chiamato a versare più tasse nel 2025?

Ecco chi con il 730/2025 dovrà pagare più tasse

Ci sarà chi, nel 2025, dovrà pagare più tasse con il modello 730. Ogni anno, quando l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione, le bozze prima e i modelli definitivi poi, recepisce le variazioni normative riguardanti l’anno di imposta precedente per adeguare i modelli della dichiarazione dei redditi.

Attualmente l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti soltanto le bozze, con relative istruzioni, dei modelli dichiarativi, ma si può già dire in quali casi si pagheranno più tasse basandoci sulle modifiche normative del 2024. Vediamo chi sarà chiamato a pagare di più.

Chi paga di più con il 730/2025?

Ci sono contribuenti che con il 730/2025 pageranno sicuramente più tasse, chi sono?Lo scorso anno la novità più importante è stata la rimodulazione delle aliquote Irpef e relativi scaglioni. Il primo e secondo scaglione di reddito sono stati uniti sotto l’unica aliquota del 23% determinando un risparmio di imposta di un massimo di 260 euro per chi ha redditi a partire dal 28.000 euro.

Di riflesso il risparmio si riflette pure su secondo e terzo scaglione di reddito, essendo l’Irpef un’imposta progressiva: anche chi guadagna 100.000 euro, infatti, sui primi 28.000 euro paga l’aliquota al 23%, mentre prima da 15.000 a 28.000 euro l’aliquota era al 25%.
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Per limitare, però gli effetti del taglio dell’Irpef è stata prevista una franchigia sulle detrazioni al 19% (con l’eccezione delle spese sanitarie) per chi ha redditi superiori a 50.000 euro. Questo significa che per questi redditi, fermo restando il beneficio del taglio dell’Irpef in busta paga durante tutto il 2024, in sede di dichiarazione dei redditi ci sarà un taglio delle detrazioni spettanti che potranno essere godute solo per la parte eccedente i 260 euro.

In questo caso, quindi, ci si troverà ad avere uno sconto di imposta inferiore, che corrisponde, di fatto a tasse in più da versare.

Anche i proprietari di case pagheranno di più

Un’altra novità del 2024, i cui effetti si sentiranno in dichiarazione dei redditi 2025, riguarda la tassazione dei redditi da locazioni brevi assoggettati a cedolare secca. Fino al 2023 era prevista una tassazione al 21%, mentre nel 2024 l’imposizione fiscale sale al 26% quando si sceglie di locare immobili con contratti brevi e con cedolare secca. Solo per un immobile è ancora possibile scegliere la tassazione al 21%, mentre per secondo, terzo e quarto la tassazione sale al 26%:
Ovviamente nulla cambia per chi ha soltanto un immobile locato con contratti brevi, visto che la modifica normativa riguarda soltanto chi ha più di un immobile.

Chi altro pagherà di più?

Nel 2024 si è assistito anche a una rimodulazione della tassazione dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli Iap. Nel 2023 questi redditi non concorrono alla formazione del reddito imponibile Irpef, ma per il 2024 le agevolazioni fiscali sono state ridotte comportando, di fatto, un esborso maggiore.

Il nuovo regime agevolato prevede per il 2024 e per il 2025 che i redditi dominicali e agrari concorrano in percentuali diverse alla formazione del reddito e nello specifico:

  • fino a 10.000 nessuna concorrenza;
  • tra 10.000 e 15.000 concorrenza al 50%;
  • per redditi superiori a 15.000 concorrenza al 100%.

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