Ecco un BTP a sconto per guadagnare il 15% netto e rimborso del capitale a scadenza

Stefano Vozza

22/04/2025

Avere un’idea precisa di un X ritorno sul reddito fisso sui titoli di Stato. Vediamo un caso immaginario su uno strumento di investimento reale

Ecco un BTP a sconto per guadagnare il 15% netto e rimborso del capitale a scadenza

Rischio e rendimento sono da sempre croce e delizia del piccolo investitore. Meglio anteporre la sicurezza al costo di sacrificare il ritorno finale o meglio correre qualche rischio in più per potenziare gli incassi a parità di tempo? Bella domanda, alla quale non esiste risposta certa e valida per tutte le stagioni.

Tempi, obiettivi di investimento e propensione al rischio cambiano da caso a caso, per non considerare le preferenze verso gli strumenti, gli emittenti, i costi e le spese, etc.

Non potendo che procedere per casi ipotetici e immaginari, simuliamo ora quello di un risparmiatore con precise esigenze di fondo. Ossia una predilezione verso i titoli di Stato, la quasi assoluta certezza di non aver bisogno del capitale anzitempo e un obiettivo chiaro in termini di ritorno complessivo. A titolo di esempio, ecco un BTP a sconto buono per guadagnare il 15% netto e rimborso del capitale a scadenza.

Il BTP in scadenza il 1° aprile 2031

Il riferimento è al BTP con codice ISIN IT0005422891, data emissione e godimento 1° ottobre 2020 e scadenza al 1° aprile 2031. Si tratta quindi di un classico decennale in origine la cui durata residua si è nel frattempo ridotta (anni residui: 5,94 circa).

La data di nascita del bond aiuta a comprendere perché la cedola annua sia “solo” dello 0,90%, lo 0,7875% al netto della ritenuta fiscale del 12,5%. In pratica al termine di ogni semestre (date stacco: 01/04 e 01/10) il titolare del bond incassa lo 0,45% lordo (netto: 0,4% scarso) moltiplicato per il prestito nominale sottoscritto. Davvero poca cosa se pensiamo che il decennale con data godimento 15/01/’25, scadenza 1° agosto 2035 ha un tasso annuo del 3,65%. In pratica quest’ultimo paga 4 volte quanto il BTP Tf 0,90% Ap31.

Il titolo al momento prezza con uno sconto superiore al 10% rispetto al valore nominale 100 di emissione e di rimborso finale. Il che sarebbe un pro per chi mira soprattutto a costituire un X capitale finale e vuole investire oggi “a sconto” sulla quella cifra finale. Discorso inverso, invece, per chi ha esigenze di entrate periodiche, poiché farebbe bene a considerare altre alternative anche a parità di prodotti.

Rendimento netto e complessivo del BTP cedola 0,90%

Nello specifico, il prezzo di chiusura della scorsa ottava è stato a 89,27, per un rendimento effettivo annuo lordo e netto a scadenza del 2,9% e 2,55. Moltiplicandolo per gli anni di vita utile residua ne deriverebbe un rendimento totale di poco oltre il 15% netto (di sola ritenuta).

Immaginiamo di voler sottoscrivere 15mila € nominali di questo debito sovrano. Oggi servirebbero 13.390,50 € più altri 10-20 € di commissioni bancarie (dipende dalle condizioni economiche previste dalla propria banca). Ogni 1° di aprile e di 1° ottobre fino al termine giungerebbe una cedola semestrale netta sui 59 € circa.

Ovviamente sulla prossima rata del 1° ottobre 2025 andrebbero dedotti 6,20 € di rateo già maturato. È la parte di cedola che spetta a chi ci vende il BTP e già pagata al tempo stesso dell’acquisto sul secondario, insieme al capitale e le commissioni.

A scadenza, invece, il nominale accreditato sarebbe di 15mila €, superiore al capitale oggi impegnato. Ne deriverebbe una plusvalenza di circa 1.610 € su cui graverebbe una tassazione da capital gain sui 201 €.

Ecco un BTP a sconto buono per guadagnare il 15% netto e rimborso del capitale a scadenza

Il ritorno complessivo può definirsi sufficiente, insufficiente o adeguato al mix tempo-rischio assunto? Difficile dirlo perché non conosciamo tante altre esigenze e priorità del nostro ipotetico profilo di investitore. Una cosa è certa e non la diciamo neanche noi, ma il mercato.

Oggi il payout riconosciuto dall’equilibrio, dalla sintesi acquirenti-venditori su questo strumento sovrano e relativo tempo-rischio, è quello su esposto. Se il mercato avesse la parola direbbe: prendere o lasciare.

Più in generale, quello su visto è un esercizio di calcoli e simulazioni. La gestione e la pianificazione del proprio patrimonio finanziario è invece cosa più complessa e articolata, che presuppone a priori risposte a precise domande.

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