Economia Cina: cosa aspettarsi dal 2020? Il gigante asiatico sarà ancora dominato dall’incertezza. I motivi
L’economia della Cina osservata speciale in questa coda del 2019. La potenza asiatica, infatti, resta una delle protagoniste dello sviluppo mondiale con il suo immenso mercato interno.
Un’analisi attenta degli ultimi dati su Pechino, però, evidenzia più punti di debolezza - o di incertezza - rispetto a quelli di forza. Il dragone è nel pieno di un rallentamento interno che lascia presagire una delle riprese più lente degli ultimi 30 anni.
Le buone notizie sulla guerra commerciale, quindi, potrebbero non bastare a creare uno scenario davvero ottimistico per l’economia della nazione asiatica. La domanda degli analisti su cosa aspettarsi in Cina nel 2020 è, dunque, più che lecita.
Economia Cina: cosa succederà alla crescita nel 2020? I segnali dalle imprese
Gli aggiornamenti sulle aziende hanno dato indicazioni positive. I profitti delle imprese cinesi, infatti, sono cresciuti al ritmo più rapido degli ultimi 8 mesi, facendo registrare un +5,4% a novembre 2019.
La notizia è apparsa subito come una speranza. Lo scorso anno il settore industriale del Dragone ha dovuto affrontare continue pressioni, con i produttori che hanno combattuto una domanda debole e una disputa commerciale molto aspra con Stati Uniti. Questi dati, quindi, hanno indicato una nascente ripresa nel settore industriale.
I profitti del mese scorso hanno generato 593,9 miliardi di yuan ($ 84,93 miliardi), invertendo la marcia dopo tre mesi di declino. Il periodo gennaio-novembre ha visto i guadagni delle aziende private in calo del 2,1% rispetto all’anno precedente, ma leggermente in salita in confronto al - 2,9% nei primi 10 mesi.
I segnali giunti da questi dati, comunque, sono apparsi piuttosto timidi per incoraggiare una ripresa economica a lungo termine. Il quarto trimestre, infatti, potrebbe confermare la più debole crescita del 2019 per la Cina.
Alcuni rapporti di analisti indipendenti, infatti, hanno messo in guardia su una serie di tendenze delle piccole e medie imprese tutt’altro che ottimistiche. Innanzitutto, i flussi di cassa aziendali sono apparsi in rapido deterioramento.
Poi, i nuovi ordini hanno confermato un calo, anche se le società hanno avuto entrate più elevate nel quarto trimestre. Infine, l’indebitamento delle aziende ha raggiunto livelli record in questo ultimo periodo di rilevamento. Le richieste di prestito sarebbero aumentate ai massimi storici, coinvolgendo i quattro principali settori (produzione, vendita al dettaglio, servizi, proprietà).
Ad aggravare questo quadro, inoltre, sono intervenuti due ulteriori dati: l’insolvenza verso i bond in yuan alle stelle, con rischio default per molte società e il ricorso sempre più massiccio di prestiti “ombra”, ovvero non controllati e fortemente a rischio.
Emerge uno scenario di incertezza, dovuto anche alla domanda interna ancora debole e allo squilibrio con l’offerta, che rende i prezzi poco vantaggiosi. Il 2020, quindi, dovrebbe iniziare ancora all’insegna della debolezza.
Prospettive 2020 per l’economia cinese
Quanto crescerà la Cina: questo è il dubbio della maggiorparte degli economisti. Per dare indicazioni sulle prospettive 2020 di Pechino occorre tenere sotto osservazione innanzitutto la guerra commerciale.
L’annuncio dell’imminente firma dell’intesa ha ridato una spinta di incoraggiamento - o di non peggioramento - alle imprese cinesi, facendo sperare per qualcosa di positivo nei prossimi mesi.
Senza dazi aggiuntivi, infatti, la potenza asiatica potrà favorire la propria economia. La ripresa economica, però, dipenderà molto anche dalle scelte politiche interne. Le ultime decisioni di Xi Jinping sull’eliminazione di dazi alle importazioni, per esempio, sono sembrate proprio un impulso per le proprie aziende.
Considerando che la crescita economica globale è prevista a ritmi lenti anche per il 2020, Pechino dovrà affrontare con misure appropriate la debolezza interna. Favorire investimenti stranieri, stimolare la domanda, alleviare i debiti societari e controllare il mercato dei bond (e il rischio default) saranno scelte strategiche.
Per l’economia della Cina, il prossimo anno sarà cruciale per mantenere la sua posizione di spicco nel mercato mondiale.
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