Le elezioni USA lasciano in bilico i mercati: il vincitore delle presidenziali ancora non c’è e a spaventare gli investitori sono due (possibili) scenari, all’insegna della tensione.
Le elezioni USA sono ancora senza un vincitore e i mercati cominciano a fare i conti con due possibili scenari allarmanti.
I riflettori si sono accesi da stanotte sulla potenza americana, spingendo alla volatilità gli scambi nelle principali Borse mondiali. Sulla carta, i dati parlano di un testa a testa, anche se sta crescendo la tensione su un esito sempre più incerto e minacciato dal richiamo repubblicano a brogli.
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Trump ha già tenuto una conferenza stampa invocando la Corte Suprema e scatenando il commento allo scandalo di Biden. A questo punto, i mercati tremano dinanzi a due esiti che si stanno facendo strada.
Il focus non è più tanto su chi vincerà le elezioni USA, ma su come si evolverà la situazione dello spoglio. Contestazioni e Senato avverso alla presidenza tornano a scuotere le Borse.
I mercati ora temono due scenari sul voto USA
Sono due i potenziali risultati che agitano gli investitori in questo delicato momento di incertezza sul voto USA: un’elezione contestata o una presidenza di Joe Biden con un Senato repubblicano.
Entrambi gli scenari sembrano più probabili rispetto a 24 ore fa, come sottolinea un’analisi di Bloomberg.
Il presidente Donald Trump si è falsamente definito il vincitore e ha detto che avrebbe chiesto alla Corte Suprema di intervenire. I futures sulle azioni statunitensi hanno oscillato tra guadagni e perdite, i titoli del Tesoro sono al rialzo e la volatilità tra gli asset è aumentata a causa dei rinnovati timori per le prolungate dispute post-elettorali.
I mercati restano in attesa di segnali chiari dalle elezioni USA, innervositi dai due peggiori scenari possibili.
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Governo USA sarà diviso? L’incubo dei mercati
Un Governo diviso, a prescindere da chi guiderà la Casa Bianca: questo è il vero incubo dei mercati in attesa di scoprire chi sarà il prossimo presidente USA.
I riflettori sono tutti accesi sulla composizione del Senato: non c’è più la certezza di un passaggio compatto ai Democratici e questo agita gli investitori.
Analisti come Peter McCallum di International Plc, hanno messo in guardia:
“Il punto di svolta chiave per i mercati sarà se il Governo sarà diviso. Allo stato attuale, questo è il risultato più probabile, quindi le azioni sono un po’ più deboli e la curva dei Treasury si appiattisce.”
I mercati hanno sperato fino all’ultimo momento, prima delle elezioni, in un ampio pacchetto di stimoli fiscali, che sarà meno probabile se le due parti avranno bisogno di lavorare insieme.
Le riflessioni degli esperti sono tutte su questo aspetto: con i repubblicani ancora in carica al Senato, non ci sarà un disegno di legge superiore ai 500 miliardi di dollari, anche con Biden alla presidenza che spinge per un pacchetto da 2.000 miliardi. L’accordo, necessario per far passare la legge, sarà al ribasso con un Governo non compatto nelle istituzioni.
Un presidente democratico con un Senato repubblicano porterebbe a una contrazione dei sostegni fiscali che non è utile per la crescita.
L’ombra dei risultati contestati
Volatilità elevata e incertezza duratura minacciano i mercati in caso di un voto contestato, non così assurdo visto che Trump ha già parlato di brogli in atto.
L’esito litigioso delle elezioni è ora considerato uno scenario più che plausibile a Wall Street:
“I risultati sono abbastanza vicini da poter essere sfidati o contestati. La paura di un risultato non accettato non si è ancora concretizzata nella riduzione del rischio, ma purtroppo sembra più probabile nella giornata a venire.”
Così ha sintetizzato Elsa Lignos, responsabile globale della strategia FX presso RBC Capital Markets.
Tuttavia, secondo Kelvin Tay di UBS Group AG, i “tori” delle azioni possono trovare molte munizioni in questo scenario. Lo stallo legislativo a Washington impedirebbe cambiamenti significativi a livello fiscale e sosterrebbe la crescita degli utili aziendali.
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