Le elezioni presidenziali in Francia osservate da più punti di vista: avranno un impatto sull’euro? I trader attendono il voto, consapevoli che il Forex e i mercati europei potrebbero essere scossi.
Elezioni francesi: ci sarà un impatto sull’euro?
Tutti i sondaggi mostrano che il presidente in carica Emmanuel Macron probabilmente vincerà il secondo mandato domenica.
Tuttavia in questi giorni si stanno accumulando gli avvertimenti che i mercati stanno sottovalutando il rischio di una sorpresa.
Se la nazionalista Marine Le Pen sconvolgerà le previsioni, è probabile che le azioni europee crolleranno lunedì prossimo, mentre le obbligazioni francesi sottoperformeranno i titoli tedeschi e l’euro potrebbe persino scambiare a parità con il dollaro nei prossimi mesi, secondo investitori e strateghi.
Quale impatto prevedere sulla moneta unica con il voto francese?
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Elezioni in Francia: quale effetto sull’euro?
Mentre il policymaker della Bce Kazaks ha affermato che un aumento del tasso è possibile già a luglio, fornendo un ulteriore impulso alla valuta condivisa, l’euro non guarda soltanto alla Bce.
Le elezioni francesi ormai in arrivo con il secondo turno di domenica 24 aprile potrebbero lasciare il segno sulla moneta unica e sul cambio EUR/USD.
Per diversi analisti si tratta del più grande evento di rischio programmato per l’euro e un fattore chiave per la sua direzione a medio termine.
Lo scenario di base è che il presidente Emmanuel Macron vinca, anche con un margine ristretto. Stando alle indicazioni di un’analisi di Bloomberg, questo è considerato un risultato favorevole alla valuta comunitaria, che dovrebbe tenerla fuori dai minimi del ciclo.
Se la sua rivale anti-establishment e nazionalista Marine Le Pen prevale, l’euro dovrebbe incontrare un nuovo giro di vendite, con le scommesse ribassiste che si intensificano tra le preoccupazioni che potrebbe anche vincere le elezioni legislative a giugno.
Da evidenziare, l’euro è sceso al livello più basso degli ultimi due anni rispetto al dollaro questo mese e sta subendo pressioni poiché la Banca centrale europea dovrebbe inasprire la politica monetaria a un ritmo più lento rispetto alla Federal Reserve.
Mentre Le Pen ha rifiutato un impegno esplicito di ritirare la Francia dall’Unione Europea, la sua ampia piattaforma anti-immigrati e di libero scambio rimane, il che offuscherebbe ulteriormente le prospettive se uscisse vittoriosa.
In termini più tecnici, una vittoria di Macron dovrebbe stimolare una reazione più in alto dell’euro. La prima resistenza chiave sarebbe la sua media mobile su 21 giorni, attualmente a $1,0928. Una chiusura giornaliera sopra $1,0954, il massimo dell’11 aprile, aprirebbe un ulteriore potenziale di apprezzamento.
Una vittoria di Le Pen vedrebbe probabilmente il divario valutario scendere a $1,0727 all’apertura di lunedì in Asia, il minimo di aprile 2020. I ribassisti punteranno all’area di supporto chiave a $1,0636-1,0638, livelli visti l’ultima volta durante il caos indotto dalla pandemia nel marzo 2020.
Un ulteriore deterioramento del sentiment significherebbe che importanti supporti tecnici e barriere intorno a $ 1,05 potrebbero finalmente venire a galla.
Cosa consigliano gli esperti agli investitori?
Banche e gestori di fondi stanno raccomandando una varietà di strategie per proteggersi da una possibile vittoria di Le Pen.
Citigroup, che pone le possibilità di vincita di Macron al 65%, ha raccomandato agli investitori di vendere titoli di stato francesi a otto anni acquistando l’equivalente titolo austriaco. Amundi è «cauta» sulle azioni europee e sull’euro, favorendo invece le azioni le azioni di società statunitensi di alta qualità e le azioni poco costose.
Stephane Monier, chief investment officer presso il gestore patrimoniale Lombard Odier, consiglia agli investitori preoccupati per una vittoria di Le Pen di tagliare le loro partecipazioni in euro a favore del dollaro.
Lo stratega di Oddo BHF, Sylvain Goyon, ha stimato con Le Pen presidente ci sarebbe subito un sentiment sfavorevole per i titoli finanziari, mentre l’euro probabilmente si muoverebbe al di sotto della parità rispetto al dollaro.
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