Elezioni 2020: elettori fatti votare senza togliere la mascherina, così si falsa il voto

Antonio Cosenza

21/09/2020

Elezioni 2020: in molti seggi gli elettori sono stati identificati senza che gli sia stato chiesto di abbassare la mascherina. Eppure il protocollo del Ministero della Salute lo prevede.

Elezioni 2020: elettori fatti votare senza togliere la mascherina, così si falsa il voto

Elezioni 2020: bene il rispetto delle misure di sicurezza, ma va garantita la regolarità delle operazioni di voto.

Perché questa premessa? Perché ci auguriamo che nella mezza giornata di oggi - ricordiamo che si può votare fino alle 15:00 - ci sia maggiore attenzione nel far rispettare le regole previste per il corretto svolgimento delle operazioni di voto.

Sono diverse, infatti, le testimonianze raccolte riguardo al fatto che in molti seggi elettorali la procedura dell’identificazione dell’elettore è stata effettuata con superficialità. Come noto, causa pandemia è stato adottato un protocollo sanitario specifico per limitare il rischio contagio per coloro che in questi giorni andranno a votare: quindi contingentamento agli ingressi, gel disinfettante e mascherina obbligatoria per tutti e per tutte le fasi del voto.

Con un’eccezione: la mascherina dovrebbe essere tolta per permettere l’identificazione dell’elettore da parte dello scrutatore. Un’operazione che però in molti seggi non è stata effettuata.

Elezioni 2020: identificazione con la mascherina in molti seggi

In queste ore abbiamo raccolto diverse testimonianze a riguardo, e - salvo rare eccezioni - tutti ci hanno confermato che l’operazione di identificazione si è svolta senza che sia stato chiesto di abbassare la mascherina.

Personalmente non ho ricevuto alcuna indicazione a riguardo e una volta consegnato il documento d’identità sono stato invitato alle urne per esprimere il mio voto. Eppure indossavo una mascherina che copriva buona parte del viso, il che ha impedito allo scrutatore di effettuare l’identificazione come avrebbe dovuto.

Una volta fatto notare al presidente di seggio non è stato comunque riconosciuto l’errore, anzi: mi è stato risposto che per l’identificazione è sufficiente “guardare una persona negli occhi”.

E così è stato in tanti altri seggi elettorali, dove qualsiasi persona avrebbe potuto votare per un’altra visto che, concorderete con me, indossando la mascherina è molto più complicato accertare davvero l’identità dell’elettore. Ma d’altronde nel protocollo realizzato dal Ministero della Salute si legge chiaramente che prima di entrare nelle urne è necessario mettersi a due metri di distanza dallo scrutatore e abbassarsi la mascherina per permettere l’identificazione.

Operazione che, come anticipato, in molti seggi hanno evitato di fare, mettendo a serio rischio il corretto svolgimento delle operazioni di voto.

Come possono confermare i nostri lettori che hanno votato, infatti, solo in una piccola percentuale dei casi questa regola è stata fatta rispettare. Tra l’altro, questa mancanza non è neppure giustificata dalla necessità di velocizzare le operazioni di voto: l’affluenza, infatti, non è stata particolarmente elevata (alle 23:00 di ieri hanno votato il 39,40% degli italiani) quindi c’era tutto il tempo possibile per procedere anche con questo veloce, ma necessario, passaggio. Non sappiamo se per poca accortezza o per ignoranza riguardo a questa regola; fatto sta che personalmente ritengo che il fatto che l’identificazione sia stata effettuata agli elettori con la mascherina rappresenta un fatto molto grave.

A tal proposito, sarebbe opportuno far notare, nel caso in cui non vi chiedano di abbassare la mascherina, che questo passaggio è fondamentale: perché garantire la regolarità delle elezioni non è solo un vostro diritto, ma anche un dovere.

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