Elon Musk rileverà TikTok? La risposta della Cina e quella sentenza che decreterà il verdetto dell’APP, su cui si è già espresso il presidente USA eletto Trump.
E ora Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla e SpaceX e numero uno di Twitter ex X, si prende anche TikTok, l’APP scelta soprattutto dai giovani per caricare e condividere video, che tanto sta facendo la fortuna di vari tiktoker del mondo, trasformandoli in autentici Paperon de’ Paperoni?
E che, allo stesso tempo, si conferma pomo della discordia tra gli Stati Uniti - per qualche giorno ancora di Joe Biden, in attesa di essere ufficialmente capitanati dal presidente eletto Donald Trump - e la Cina di Xi Jinping?
Rumor: Elon Musk si prende anche TikTok?
Intanto, va detto che quelle appena diffuse sono indiscrezioni, riportate dall’agenzia di stampa Bloomberg, che si riferiscono al business di TikTok negli Stati Uniti.
Bloomberg ha riferito che la Cina starebbe di fatto considerando una opzione volta a vendere il business di TikTok negli Stati Uniti a Elon Musk, tra gli uomini più potenti sulla terra, già proprietario di X, diventato braccio destro di Trump - dopo avere sponsorizzato la campagna elettorale che ha portato alla vittoria il tycoon repubblicano all’Election Day dello scorso 5 novembre 2024 -, noto in Italia per aver stretto amicizia con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Pechino, secondo i rumor riportati, starebbe valutando la possibilità di vendere TikTok all’uomo più ricco del mondo nel caso in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti decisse di bandire l’utilizzo della piattaforma social tra le più popolari al mondo, dando ragione a quella legge approvata l’anno scorso dall’amministrazione Biden, che ha imposto a ByteDance di vendere l’APP entro il prossimo 19 gennaio 2025.
In caso contrario, TikTok verrebbe bandita in USA. Fino a oggi, TikTok ha escluso in modo categorico la vendita delle sue attività negli Stati Uniti.
TikTok su rumor Bloomberg: “pura fantasia”, l’APP sarà salvata da Musk-Trump?
TikTok si è fatta sentire anche a seguito della diffusione dei rumor da parte di Bloomberg, definendoli “pura fantasia”, con un portavoce che ha riferito alla BBC News che “non ci si può aspettare da noi un commento su quella che è una pura fantasia ”.
Dal canto suo, la piattaforma che è finita nelle mani di Elon Musk, ovvero X, non ha risposto alla richiesta di commenti inoltrata dalla BBC.
Citando fonti vicine al dossier, Bloomberg ha riportato che tra gli scenari possibili su cui i funzionari cinesi stanno ragionando ci sarebbe la possibilità che le operazioni USA di TikTok vengano rilevate da X di Elon Musk.
Di mezzo, nel dossier, c’è ovviamente il presidente eletto Donald Trump, che ha chiesto alla Corte Suprema di rimandare il verdetto ai giorni successivi al suo giuramento e al suo insediamento alla Casa Bianca, per fare in modo che sia lui stesso ad arrivare a una “soluzione politica”.
Il legale di Trump ha già detto che Trump “è contrario al bando di TikTok”, aggiungendo che il presidente “è alla ricerca di modi per risolvere le questioni che si ritroverà a gestire ricorrendo a strumenti politici, una volta che salirà al potere ”.
Il presidente ha già incontrato nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, il CEO di TIkTok Shou Zi Chew.
TikTok: la data da cerchiare in rosso sul calendario. Il verdetto della Corte Suprema
La data da segnarsi sul calendario, in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti annuncerà il proprio verdetto, è quella del prossimo 19 gennaio: mancano dunque pochi giorni a quella che potrebbe essere la fine dei giochi di TikTok negli Stati Uniti.
Detto questo, Trump potrebbe e vorrebbe anche salvare l’APP. Dal suo canto la Corte Suprema americana ha già ascoltato nella giornata di venerdì le argomentazioni presentate dalle controparti.
L’udienza, secondo quanto riportato dalla stampa americana, non è andata bene per TikTok, tanto che secondo alcuni esperti è molto probabile che per l’APP l’ultimo giorno di vita negli Stati Uniti sarà il prossimo 19 gennaio, praticamente tra 5 giorni.
La maggior parte dei giudici è sembrata infatti dare ragione alla legge dell’amministrazione Biden volta a confermare lo stop definitivo in USA per la piattaforma di condivisione video.
Tuttavia, è stato fatto notare anche che la decisione eventuale della Corte di bandire TikTok negli Stati Uniti rappresenterebbe un precedente, in quanto, finora, nessun governo degli Stati Uniti ha mai decretato la fine di un social.
E non si comprende molto neanche il modo in cui il governo – che sarebbe quello di Trump – darebbe attuazione alla sentenza della Corte Suprema che appoggerebbe la sua decisione.
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