ENEL: sorprese utili e dividendo nel nuovo piano 2025-2027. Il titolo a Piazza Affari

Laura Naka Antonelli

18/11/2024

ENEL ha annunciato il nuovo piano 2025-2027, rendendo noti i target sugli utili e sfornando l’obiettivo sul dividendo. Cosa fanno le azioni in Borsa.

ENEL: sorprese utili e dividendo nel nuovo piano 2025-2027. Il titolo a Piazza Affari

ENEL, la multinazionale italiana di produzione e di distribuzione di elettricità e gas, ha annunciato oggi il nuovo piano industriale 2025-2027.

Il business plan, ha reso noto il gruppo guidato dal CEO Flavio Cattaneo, aprirà un “nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore, grazie alla raggiunta solidità finanziaria”.

Il titolo, quotato sul Ftse Mib di Piazza Affari, non plaude per ora alle novità comunicate dai vertici dell’azienda, confermandosi tra i peggiori del listino azionario benchmark, in perdita di oltre l’1%, nonostante le buone notizie che riguardano i dividendi che saranno corrisposti agli azionisti del gruppo.

Piano ENEL 2025-2027: i pilastri strategici e i target sull’utile e sul dividendo

L’azienda, nell’annunciare il Piano 2025-2027, ha confermato i seguenti pilastri strategici:

  • Redditività, flessibilità e resilienza, per creare valore attraverso una selettiva allocazione del capitale che ottimizzi il profilo di rischio/rendimento, mantenendo al contempo un approccio flessibile.
  • Efficienza ed efficacia, con una continua ottimizzazione di processi, attività e portafoglio di offerte, rafforzando la generazione di cassa e sviluppando soluzioni innovative per incrementare il valore degli asset esistenti.
  • Sostenibilità finanziaria e ambientale, per mantenere una struttura solida, assicurare la flessibilità necessaria alla crescita e affrontare le sfide del cambiamento climatico.

L’attenzione del mercato si è focalizzata subito sugli obiettivi finanziari resi noti dal piano:

  • Nel 2027, ENEL stima un EBITDA ordinario di Gruppo in rialzo fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro.
  • Per quanto riguarda il target sull’utile netto ordinario del gruppo, la previsione è di una crescita fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro.

Per il 2024, sono stati confermati un EBITDA a 22,1-22,8 miliardi e un utile netto a 6,6-6,8 miliardi.

Occhio alle novità sulla remunerazione a favore degli azionisti, con il gruppo che ha precisato che la visibilità sui risultati finanziari di gruppo del 2024 consente al management di proporre alla prossima assemblea degli azionisti dell’azienda la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 0,46 euro per azione, superiore al dividendo per azione (“DPS”, Dividend Per Share) fisso minimo di 0,43 euro indicato nel precedente piano.

La view, dunque, è che nel periodo 2025-2027, “la realizzazione delle azioni strategiche si traduca in rendimenti visibili e altamente prevedibili ”.

Di conseguenza, è stata rivista al rialzo la politica dei dividendi con un nuovo DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del Gruppo. Rispetto alla precedente politica dei dividendi” - ha precisato ENEL - “è stato inoltre rimosso il vincolo del raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa”.

Gli investimenti previsti con il nuovo PIano, il CEO Cattaneo parla di dividendi

L’azienda ha indicato anche che nel Piano 2025-2027 gli investimenti lordi nel segmento clienti saranno pari a circa 2,7 miliardi di euro, di cui circa l’85% nei Paesi in cui il gruppo ha una presenza integrata offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi.

L’outlook indica inoltre la previsione di un aumento della propria base clienti nel mercato libero dell’elettricità in Italia e Spagna a oltre 19 milioni nel 2027.

Nel presentare il nuovo piano, l’amministratore delegato Flavio Cattaneo, ha parlato esplicitamente di “un nuovo capitolo” per la società, reso possibile grazie ai traguardi raggiunto nel 2024: “I risultati li vediamo anche nella creazione di valore per gli azionisti con un total shareholder return sopra la media”, ha fatto notare il CEO.

Ancora Cattaneo:

“Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi
comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder. Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business. Questa strategia ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi nel periodo di Piano, con un dividendo fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto a 0,43 euro del Piano precedente e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario”.

Investimenti nelle rinnovabili. Il trend del titolo nel medio-lungo periodo

ENEL ha comunicato di stimare che la produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo aumenterà di oltre il 15% nel periodo di Piano su tutte le aree geografiche, principalmente in Europa e negli Stati Uniti, che contribuiranno per circa il 55% alla produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo nel 2027.

Gli investimenti lordi nelle Rinnovabili saranno così allocati:

  • Per circa il 65% in Europa (di cui circa il 34% in Italia e circa il 31% in Iberia), dove si ritiene che i nuovi quadri normativi supporteranno i piani di decarbonizzazione.
  • Per circa il 35% in America Latina e Nord America.

Occhio al trend del titolo ENEL nel breve e nel lungo periodo, non particolarmente brillante. Nell’ultimo mese di contrattazioni, le azioni del gruppo guidato da Flavio Cattaneo hanno perso più dell’8%, mentre dall’inizio dell’anno 2024 il trend è stato praticamente piatto, pari a una variazione di -0,46%.

Il titolo viaggia a un valore superiore del 4,5% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno, mentre negli ultimi tre anni il trend è di una flessione pari a -3,6%.

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