ENI, con piano 2025-2028 sorprese continue sui dividendi. Plenitude? Quanto Descalzi è disposto a mollare

Laura Naka Antonelli

27 Febbraio 2025 - 15:53

Le novità arrivate con l’appuntamento del Capital Markets Update. Non solo utili, occhio a novità dividendi, ai nuovi target del piano e alle possibili mosse su Plenitude.

ENI, con piano 2025-2028 sorprese continue sui dividendi. Plenitude? Quanto Descalzi è disposto a mollare

Dopo aver fatto il grande annuncio sugli utili e sui ricavi incassati nel 2024 e nel corso del quarto trimestre dell’anno, ENI ha presentato ai mercati il nuovo piano 2025-2028, con tanto di nuova guidance. In evidenza, tra le novità che interessano agli azionisti, soprattutto la decisione di aumentare il dividendo a 1,05 euro ad azione nel 2025.

Il nuovo Piano di ENI 2025-2028, la strategia finanziaria

Riguardo ai punti cruciali del piano strategico, ENI ha presentato la seguente strategia finanziaria, che si basa sui seguenti target.

  • Investimenti, al netto delle operazioni di portafoglio, pari a €7 miliardi all’anno nel corso del Piano, in linea con lo scorso anno nonostante il significativo contributo di portafoglio nel 2024, e pur in presenza di inflazione a valere sui costi e dell’apprezzamento del dollaro.
  • Per il 2025 si prevedono investimenti organici inferiori a €9 miliardi, e tra €6,5 e €7 miliardi al netto del portafoglio.
  • ENI stima che il business crescerà in modo altamente competitivo, che il CFFO/azione crescerà a un tasso medio annuo del 14% fino al 2028 e continuerà con tale trend fino al 2030, grazie al miglioramento della performance e alla crescita di tutti i business.
  • Partendo da un livello di CFFO nel 2025 pari a €13 miliardi a $75 per barile, si prevede un CFFO complessivo nel corso del Piano pari a €60 miliardi, che, associato a un piano disciplinato di investimenti netti, genererà complessivamente €33 miliardi di Free Cash Flow (FCF) nel periodo 2025-2028.

A tal proposito, ha commentato il colosso guidato dal CEO Claudio Descalzi, proprio “ la crescita sostenuta del flusso di cassa e la disciplina negli investimenti garantiscono un andamento fortemente positivo dei ritorni con un miglioramento di 6 punti percentuali del ROACE fino a circa 13% entro il 2030 ”.

Rimarcato dal numero uno di ENI il fatto che il gruppo abbia “compiuto progressi significativi nella gestione del portafoglio, operando rapidamente e conseguendo incassi netti superiori rispetto a quanto previsto nel piano precedente”.

Inoltre, il “ leverage pro forma a fine anno è pari al 15% e si prevede che si attesterà nel range 10-20% , con una media del 16% nel corso del nuovo Piano, cioè 5 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto in precedenza”.

“Il dividendo è la priorità di ENI”. Per il 2025 aumento +5% a €1,05 per azione. Solo l’inizio?

Il gruppo ha confermato che, “oltre al crescente valore dell’azienda, una remunerazione competitiva per gli azionisti è parte integrante della proposta di ENI”.

Il dividendo, ha annunciato ENI, “ è la priorità dell’azienda e si prevede di incrementarlo nel tempo , migliorandone anche la qualità”.

Per il 2025, l’obiettivo è di incrementare il dividendo del 5% a €1,05 per azione, “mentre nel corso del Piano quadriennale si prevede una cash neutrality a livello di dividendo in media sotto i $40 al barile”.

Payout target rivisto al rialzo. Non solo dividendi, ENI annuncia piano buyback. La frase su Plenitude

“Grazie alla validità della strategia e alla maggiore resilienza della struttura finanziaria, ENI sta incrementando il payout target al 35-40% del CFFO, dal precedente 30-35%, e, insieme al dividendo, annuncia per il 2025 un programma di buyback per un valore di €1,5 miliardi”.

In evidenza le prossime mosse su Plenitude e Enilive. “Sia per Plenitude che per Enilive si prevede di continuare a ricevere manifestazioni di interesse, ed è probabile che ENI accoglierà anche per Plenitude, come fatto per Enilive, investimenti esterni fino a un livello di partecipazione di circa il 30% ”.

Il CEO Descalzi commenta leverage e dividendi

Così ha commentato la strategia finanziaria del piano il CEO di ENI, Claudio Descalzi:

A livello finanziario, prevediamo di aumentare il Cash Flow From Operations (CFFO) per azione di oltre il 14% in media all’anno nel corso di questo decennio, grazie alla crescita in tutti i business e al sostanziale miglioramento dei ritorni, e di incrementare il ROACE di circa 6 punti percentuali nello stesso periodo. Inoltre, la struttura finanziaria di ENI è migliorata significativamente: il leverage si attesterà a un livello storicamente basso, in media al 16%, 5 punti percentuali in meno rispetto al precedente Piano”.

Descalzi ha sottolineato che “è altresì importante sottolineare che proseguiremo nella riduzione delle emissioni nelle attività operative, offrendo al contempo ai nostri clienti un portafoglio crescente di energia a zero e basse emissioni di carbonio”.

Il CEO è tornato poi a mettere in evidenza il punto di forza dei dividendi:

“Nel creare una società dal valore crescente, intendiamo riconoscere questi progressi attraverso una remunerazione agli azionisti sempre più attrattiva. Il nostro impegno a incrementare il dividendo resta la priorità, anche rimanendo focalizzati sulla riduzione della cash neutrality a livello di dividendo in media al di sotto di $40 al barile nell’arco del Piano quadriennale. Il dividendo sarà integrato da un piano di riacquisto di azioni proprie che porta il payout complessivo compreso tra 35% e 40% del CFFO, aumentato rispetto al range precedente pari al 30-35%, a testimonianza dei progressi strategici, operativi e finanziari compiuti. Inoltre, in caso di upside nella generazione di cassa, fino al 60% della cassa addizionale generata verrà distribuita a favore degli azionisti. Questo significa che per il 2025 proporremo un dividendo di €1,05 per azione, in aumento del 5%, e un riacquisto di azioni proprie inizialmente fissato a €1,5 miliardi con un upside fino a €3,5 miliardi”.

Per quanto riguarda gli altri obiettivi stabiliti con il nuovo piano strategico 2025-2028, ENI ha annunciato di puntare a una produzione underlying in rialzo del 3-4% all’anno fino al 2028, e così fino al 2030, con la crescita della produzione reported, al netto degli effetti dell’attività di gestione del portafoglio, compresa tra il 2-3% all’anno.

Tra gli altri annunci:

  • L’esecuzione dei progetti di elevata qualità che compongono il portafoglio ENI e la disciplina nella spesa per investimenti determineranno un miglioramento del 40% del FCF (Free Cash Flow) Upstream per barile al 2030.
  • GGP continuerà a focalizzarsi sulla massimizzazione del valore del proprio portafoglio di asset e si prevede che generi in media €800 milioni all’anno di Ebit pro forma nell’arco del piano, con un upside nel 2025 fino a oltre €1 miliardo qualora le condizioni di mercato lo consentissero, come nel 2024.
  • Nel 2025 ENI prevede di lanciare la nuova società satellite relativa al business della CCUS (Carbon, Capture, Utilisation and Storage), consolidando i propri progetti in un’unica entità e facendo leva sulla propria competenza tecnica e finanziaria, avviando così un nuovo e importante business dalla fine di questa decade.

ENI-PETRONAS, l’annuncio della creazione di una Joint Venture

ENI ha ricordato di avere annunciato oggi, insieme a PETRONAS, un Memorandum of Understanding per definire la costituzione di una Joint Venture per la gestione di una selezione di asset Upstream in Indonesia e Malesia.

Questa JV creerà significative opportunità di crescita”, ha rimarcato il gruppo, “ sia in Malesia che in Indonesia, e potrà generare importanti sinergie per diventare uno dei principali operatori nel settore del GNL nella regione, garantendo nel medio termine una produzione sostenibile di 500 mila barili di olio equivalente al giorno ”.

Il gruppo ha indicato che “le riserve della joint venture ammontano a circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe), e il potenziale esplorativo è di circa 10 miliardi di boe”.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.

SONDAGGIO