Mentre Claudio Descalzi è stato confermato alla guida di Eni, cresce l’attesa per i numeri trimestrali del Cane a sei zampe (che saranno pesantemente influenzati dall’andamento del prezzo del petrolio).
12 “buy”, 9 “hold” e 5 “sell”. Questo il quadro che emerge dai giudizi degli analisti sulle azioni Eni, in calo poco dopo l’avvio delle contrattazioni a Wall Street del 3,18% a 8,314 euro.
Ovviamente il recente andamento delle azioni Eni, che negli ultimi tre mesi sono scese del 38,3%, è stato pesantemente condizionato dal -58% registrato dalle quotazioni del petrolio Brent.
Al momento per acquistare un barile bastano 26,06 dollari, -7% rispetto a venerdì.
Eni: Descalzi confermato Ad
Nonostante con qualche malumore, che i maligni definiscono solo di facciata, da parte del Movimento 5 Stelle, Cladio Descalzi è stato confermato alla carica di Amministratore delegato di Eni per altri tre anni.
La presidenza della società invece passa da Emma Marcegaglia a Lucia Calvosa, avvocato e professore universitario di diritto commerciale a Pisa. Il nuovo presidente è stato inoltre membro nei board di Tim e Mps e da novembre 2014 è nel Cda di Seif.
Azioni Eni: arrivata la promozione di Morgan Stanley
Oggi gli analisti di Morgan Stanley hanno annunciato di aver incrementato la valutazione sulle azioni Eni da “underweight” a “equalweight” con prezzo obiettivo fissato al di sotto degli attuali corsi a 7,7 euro.
Per i conti del primo trimestre del comparto Oil&Gas, Morgan Stanley stima un calo degli utili di circa 60 punti percentuali e consiglia grande attenzione su quelle che saranno le stime sui prossimi mesi.
Eni: Jefferies taglia giudizio a “hold”
In vista dell’approvazione dei conti del primo trimestre, sulle azioni Eni oggi si sono espressi anche gli analisti di Jefferies, riducendo la valutazione da “buy” ad “hold” e prezzo obiettivo stabile a 8,05 euro.
Nonostante un giudizio complessivamente positivo sulla società, valutata relativamente protetta dalla volatilità del prezzo del petrolio, alle azioni Eni, valuta Jefferies, al momento manca un catalizzatore per sovraperformare.
Eni: stime sul primo trimestre
Intanto cresce l’attesa per la prima trimestrale del 2020 di Eni, in pubblicazione venerdì 24 aprile. Equita Sim stima una produzione in riduzione a 1,897 milioni di barili al giorno e un Ebit adjusted di 1,222 miliardi, -48% nel confronto con il pari periodo 2019.
L’utile netto in versione “adjusted” è visto in calo del 70% a 294 milioni mentre la posizione finanziaria netta è stimata a 16,3 miliardi, dai 17,1 miliardi a fine 2019.
Per quanto riguarda utile operativo e utile netto, sempre in versione depurata, Banca Akros stima 1,256 miliardi, -46,4%, e 509 milioni, -48,6%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA