Azioni Eni in verde dopo quanto scritto dal Sole 24 Ore circa la possibile vendita della quota di minoranza di Enipower, potenzialmente positiva per il titolo.
Azioni Eni ben intonate oggi a Piazza Affari, dopo le indiscrezioni pubblicate dal Sole 24 Ore circa una possibile vendita di una quota di minoranza della detenuta Enipower.
Il titolo Eni guadagna oltre l’1,5% a circa metà seduta con le azioni scambiate sopra gli 11 euro, quota che non toccava dal febbraio 2020 quando scoppiò la pandemia da coronavirus.
Eni e la possibile vendita della quota di minoranza di Enipower
La giornata si era aperta con l’indiscrezione pubblicata dal Sole 24 Ore di una vendita di parte del capitale di Enipower, società produttrice di energia elettrica tramite 5 centrali termoelettriche e un impianto di cogenerazione per un capacità di 4,6 GW.
Enipower avrebbe attirato le attenzioni di diversi investitori infrastrutturali e istituzionali, in particolare all’estero, pertanto Eni starebbe valutando la cessione del 49% del capitale.
Secondo i calcoli del Sole, la quota corrisponderebbe ad un valore di circa 0,6 miliardi di euro.
Il potenziale impatto sul titolo Eni secondo Equita Sim
Enipower rappresenta un asset importante per Eni, in quanto il segmento power ha generato 63 milioni di Ebit adjusted nel primo semestre 2021, dei quali 37 milioni nel solo secondo trimestre dell’anno, spiegano da Equita Sim.
In caso di conferma della vendita agli importi indicati dal Sole, Equita ritiene che l’impatto sul titolo Eni sarebbe positivo.
Gli esperti di Equita valutano conservativamente l’enterprise value del segmento Power a 0,7 miliardi ovvero 150 mln per GW di capacità e implicitamente a 6 volte il rapporto Enterprise value/ebit 2021.
Secondo gli esperti della sim milanese, la maggior valorizzazione potrebbe far incrementare tra 1% e 2% il loro target price, attualmente a 13 euro, con giudizio buy.
La view di Ubs
Lo stesso prezzo obiettivo e posizione buy sono mantenuti anche dagli analisti di Ubs, a seguito della Energy Transition Conference e un incontro con l’ad di Eni, Claudio Descalzi.
Gli esperti di Ubs evidenziano il processo di trasformazione in corso per Eni negli ultimi sei anni, nel corso del quale la società sta realizzando un sostanziale de-risking in termini di mix geografico, di attività e di bilancio.
I target stabiliti da Eni sono considerati da Ubs come raggiungibili, permettendo alle azioni della società di essere tra le più economiche nel settore energetico in Europa.
L’acquisto di azioni proprie
Nel frattempo, la società ha messo in atto un’operazione di acquisto di azioni proprie tra il 6 e il 10 settembre 2021. In particolare, Eni ha acquistato 2.315.686 azioni al prezzo medio ponderato di 10,595989 euro.
L’operazione rientra nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea del 12 maggio 2021.
Il totale dall’inizio del programma sale a 6.638.318 azioni, pari allo 0,18% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di 69.471.614,84 euro.
Pertanto, considerando quanto già in portafoglio, Eni detiene 39.683.515 azioni proprie pari all’1,10% del capitale sociale.
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