Epatite acuta di origine sconosciuta: morto un bimbo. I 4 campanelli d’allarme da tenere sotto controllo e cosa non fare mai.
Epatite acuta nei bambini, continuano i contagi in Europa e la situazione desta preoccupazione tra gli esperti. In Irlanda un bimbo è morto e un altro, in condizioni gravissime, ha avuto bisogno di un trapianto di fegato.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono stati rilevati oltre 400 casi di epatite di origine sconosciuta in bambini di 20 paesi diversi nel mondo. Al momento, le vittime sono 12, mentre i casi di trapianto sono decine. Ma quali sono i sintomi da tenere sotto controllo? Quattro i principali campanelli d’allarme da tenere presente, entriamo nel dettaglio.
Epatite acuta nei bambini, il caso Irlanda
In Irlanda un bimbo è morto e un altro, in condizioni gravissime, ha avuto bisogno di un trapianto di fegato. Lo riporta Sky Tg24. Da marzo, nel paese, sono stati isolati sei casi di bambini con epatite acuta di origine sconosciuta. I casi riguardano bimbi tra uno e 12 anni e tutti sono stati ricoverati in ospedale. Il Centro di sorveglianza per la protezione della salute di Dublino ha spiegato che «i virus comuni che causano l’epatite (A, B, C, E) non sono stati rilevati in nessuno dei casi in questione. Stiamo approfondendo il tema se i casi di epatite siano collegati a un aumento delle infezioni causate da adenovirus, causa comune di malattia infantile. Verifichiamo anche altre possibili origini come un’altra infezione (incluso il Covid) o qualcosa nell’ambiente».
leggi anche
Omicron 4 e 5, i sintomi che preoccupano: «Macchie e lesioni dolorose». Ecco come intervenire
Epatite acuta nei bambini, i 4 sintomi da tenere sotto controllo
In Irlanda, come in altri paesi europei, gli esperti sono al lavoro per determinare la causa di queste infezioni. Nessuno dei bambini ammalati in Irlanda ha evidenziato legami con il Covid, né con il vaccino. Nella maggior parte dei casi, infatti, non erano vaccinati.
«L’Irlanda - spiegano - sta collaborando strettamente con i colleghi dell’Ecdc, del Regno Unito e dell’Oms per identificare le cause della malattia. I medici di famiglia e i consulenti pediatrici sono consapevoli del recente aumento dei casi di epatite tra i bambini». Il consiglio ai genitori è quello di rivolgersi immediatamente al proprio medico di famiglia se il bambino sviluppa particolari sintomi.
Ma quali sono i 4 campanelli d’allarme da tenere sotto controllo? Feci pallide e di colore grigio, urine scure, ingiallimento degli occhi e ingiallimento della pelle. Altri segnali sono dolore muscolare e articolare, febbre alta, sensazione di malessere, sensazione di stanchezza insolita per tutto il tempo, senso generale di malessere, perdita di appetito, dolore alla pancia, prurito della pelle.
In un’intervista a Money.it, Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), ha parlato dei sintomi da tenere sotto controllo. «I sintomi - afferma - sono quelli tipici di altri casi di epatite. L’Oms parla di bambini inferiori ai 10 anni, ma ci sono anche casi di over 11. Parliamo quindi più in generale di ragazzi sotto i 16 anni. I sintomi da tenere sotto controllo sono ittero, prurito, febbre. Anche se la febbre non è sempre presente. E ancora, feci acoliche, più chiare e le urine molto più scure. Nella maggior parte dei bambini colpiti, sono stati riscontrati anche sintomi gastrointestinali, come dolore addominale, diarrea e vomito. Oltre a una compromissione dello stato del bimbo, con mancanza di forza e di appetito».
Staiano conclude consigliando la terapia più adatta: «Per quanto riguarda la terapia, vanno evitati assolutamente i farmaci che possono compromettere la funzionalità epatica, come alcuni tipi di antibiotico. Sono consigliati solo farmaci sintomatici, come un antipiretico in caso di febbre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA