In Erasmus il numero di esami da sostenere è scritto nel piano di studi, ma cosa succede se non si superano?
Una delle più interessanti e belle esperienze che uno studente universitario può vivere è il periodo all’estero grazie al programma Erasmus. Questo richiede di rispettare alcuni requisiti per l’ingresso, ma anche per farselo accreditare. Bisogna quindi sapere cosa succede se in Erasmus non si superano gli esami.
Infatti l’Erasmus non è una vacanza e prima di partire per il Paese scelto si deve abbozzare un piano di studi che l’Università scelta dovrà poi confermare. Quel piano di studi va rispettato. L’Erasmus non è solo una festa o un modo per rinfrescare la lingua, come raccontano molti giovani; al contrario si viene sostenuti economicamente per studiare all’estero. Ecco quindi che se non si superano gli esami in Erasmus si dovranno restituire i soldi ottenuti nel periodo all’estero.
Una punizione amara per non aver superato gli esami, è vero, ma che pone i limiti al viaggio-studio per eccellenza e che in molti raccontano proprio come un periodo di vacanza. Al contrario, il periodo di studio all’estero sarebbe vano e al ritorno ci si ritroverebbe in ritardo e con meno tempo per fare gli esami. Vediamo quanti sono i crediti minimi richiesti da raggiungere per non incappare nella sanzione.
Quanti esami si devono dare in Erasmus?
Durante il periodo Erasmus si possono svolgere tutti gli esami che si riescono a fare e che vengono inseriti nel piano di studio. Ci sono dei crediti minimi da raggiungere a seconda del tempo che si sceglie di trascorrere all’estero.
Indicativamente i tempi e i crediti (Cfu) corrispondenti sono:
- per mobilità di 5-6 mesi si dovrebbero ottenere circa 30 cfu;
- per mobilità di 7-9 mesi si dovrebbero invece ottenere almeno 45 cfu;
- per mobilità più lunghe i crediti necessari sono 60.
In base al periodo trascorso all’estero si studia un percorso universitario in mobilità che facili lo studente. Per esempio si possono scegliere corsi del primo anno rispetto a quelli del terzo anno, garantendo così anche un più facile accesso alle materie in lingua inglese e non solo.
Cosa succede se non si sostengono esami in Erasmus?
L’Erasmus, meglio ripeterlo ancora una volta, non è una festa o una vacanza. L’università finanzia lo studente affinché si arricchisca dall’esperienza all’estero. Questo vuol dire anche seguire le lezioni e fare gli esami.
Durante l’Erasmus è necessario seguire il piano di studi e conseguire gli esami scelti. Si possono cambiare anche dopo la conferma del piano, ma devono essere sostenuti. Per questo, se dovesse succedere di non dare gli esami all’estero, sarebbe un problema. Infatti bisogna ottenere il numero minimo previsto per il bando Erasmus, pena la restituzione della borsa di studio per l’estero.
Ecco un esempio del bando Erasmus della scuola di Studi Umanistici e della Formazione dell’Università degli Studi di Firenze:
I contributi per la mobilità Erasmus+ sono legati agli studi e/o attività svolti all’estero, pertanto se non completi alcuna attività di studio e non consegui almeno un credito formativo (o che non richiedi il riconoscimento delle attività sostenute entro trenta giorni dal rientro dalla mobilità e comunque entro e non oltre il 15 ottobre 2021) dovrai restituire l’intero ammontare dei finanziamenti ricevuti.
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