Le dimissioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate aprono scenari tra crisi di governo, ipotesi istituzionali e un futuro ancora tutto da scrivere.
“Se Atene piange Sparta non ride”, recita un famoso proverbio tratto dall’opera Aristodemo di Vincenzo Monti.
Ed è la prima cosa che mi è venuta in mente appresa la notizia delle dimissioni di Ernesto Maria Ruffini da direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Che l’incarico -sebbene durato dieci anni e diversi governi- di Ruffini all’Agenzia fosse solo un ponte verso qualcos’altro, solo uno stolto poteva non vederlo. [...]
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