Errori nel 730/2024, cosa fare?

Patrizia Del Pidio

9 Settembre 2024 - 14:51

Per chi si accorge di aver commesso errori nel 730 già inviato, c’è il modo di apportare correzioni. Si può agire prima del 30 settembre, ma anche dopo.

Errori nel 730/2024, cosa fare?

Errori nel modello 730/2024? Cosa fare? Se ci si accorge di aver commesso errori nel 730 già inviato, c’è il modo di rimediare, sia che si tratti di errori di calcolo, di dimenticanze o di omissioni. E si può agire sia prima della scadenza del 30 settembre che dopo.

In base alla tipologia di errori e anche in base alle tempistiche di correzione, però, la modalità di integrare o correggere la dichiarazione inviata cambia. La scadenza ultima per inviare il 730/2024 è il 30 settembre 2024.

La cosa migliore, per chi si accorge entro settembre, di aver commesso errori, è quello di intervenire prima della scadenza ultima per la presentazione del modello, in questo modo non solo si evitano eventuali sanzioni, ma non si ritardi di molto neanche la liquidazione di eventuali rimborsi spettanti.

Se ci si accorge, invece, di errori od omissioni dopo la scadenza, c’è sempre tempo per rimediare, ma va considerato che in base al tipo di errore e di dichiarazione, il contribuente ha davanti a sé diverse opzioni: vediamo quali sono.

Modello 730 precompilato sbagliato: cosa fare?

Se si riscontrano errori nella propria dichiarazione precompilata o in quella ordinaria è possibile inviare una dichiarazione integrativa entro il 25 ottobre 2024.

Dipende però dal tipo di sbaglio che si deve correggere: se l’errore è a nostro sfavore (ovvero le imposte da versare sono più alte o le detrazioni spettanti sono minori), va bene il modello 730 integrativo.

Se invece l’errore da correggere è a nostro favore (nel senso che hanno determinato un credito IRPEF maggiore rispetto a quello realmente spettante) allora si dovrà usare il modello Redditi 2024. Il modello Redditi va usato anche se il contribuente si è accorto di aver dimenticato di inserire dei redditi da dichiarare o se si accorto di errori e omissioni dopo la scadenza del 25 ottobre.

Il modello 730 integrativo deve essere presentato a un intermediario (Caf, professionista), anche se il modello precedente era stato presentato al datore di lavoro o all’ente pensionistico.

Se si riscontrano errori di compilazione o di calcolo, il contribuente può rivolgersi a chi ha prestato l’assistenza per correggerli (il CAF o il commercialista). In questo caso è necessario compilare il modello 730 rettificativo.

Correggere gli errori nel 730: modello redditi aggiuntivo o correttivo?

Se è già stato inviato un 730 e si ha la necessità di completare o correggere la dichiarazione, è possibile inviare, entro il 31 ottobre, un modello Redditi aggiuntivo oppure correttivo. Quale scegliere?

Bisogna presentare il modello Redditi aggiuntivo se è stato inviato il 730 precompilato e, per esempio, sono stati percepiti nel 2023 redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, plusvalenze di natura finanziaria o investimenti e attività finanziarie all’estero (quadri RM, RT e RW).

Il modello Redditi correttivo va inviato, sempre entro il 31 ottobre, invece, se ci si accorge, dopo aver inviato il modello 730, di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato. Dopo questa data sarà possibile presentare solo il modello Redditi integrativo.

Se la nuova dichiarazione comporta un maggiore credito o un minor debito, si può chiedere l’eventuale rimborso. Se, invece, dalla nuova dichiarazione emerge un minor credito o un maggior debito, bisogna contestualmente pagare l’imposta dovuta, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e la sanzione ridotta come previsto dal ravvedimento operoso.

Modello Redditi web sbagliato: cosa fare?

Se dopo aver inviato il modello Redditi web ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato, il contribuente deve presentare il modello Redditi correttivo entro il 31 ottobre, per modificarli o integrarli.

Il modello redditi correttivo è predisposto già con i dati presenti nell’ultima dichiarazione inviata.

Dopo il 31 ottobre data sarà possibile presentare solo il Redditi integrativo.

Errori nel 730 dopo aver cambiato lavoro

Se il sostituto d’imposta (cioè il datore di lavoro) indicato nella dichiarazione comunica all’Agenzia un avviso di diniego nell’effettuare le operazioni di conguaglio fiscale, il contribuente riceve dall’Amministrazione Finanziaria una mail che lo invita ad accedere all’ultima dichiarazione 730 presentata per visualizzare comunicazioni importanti.

Il diniego del datore di lavoro può verificarsi se, dopo la presentazione della dichiarazione, il contribuente ha un nuovo sostituto o nessun sostituto, per esempio perché ha cambiato lavoro dopo aver presentato il modello.

In questo caso è possibile:

  • indicare un nuovo sostituto, inviando un modello 730 integrativo di “tipo 2”;
  • inviare un modello 730 integrativo di tipo 2 senza indicazione del sostituto.

Se, oltre ad aggiornare i dati del sostituto di imposta, bisogna completare o correggere la dichiarazione, occorre invece inviare Redditi aggiuntivo/correttivo oppure Redditi integrativo.

Come vedere se il 730 è stato inviato dal CAF?

Per essere certi che il proprio 730 sia stato inviato dal CAF si può andare sul portale dedicato dell’Agenzia delle Entrate. In questa sezione si può controllare e stampare le ricevute:

  • dell’invio della dichiarazione 730;
  • dei versamenti F24 effettuati.

La ricevuta relativa all’invio della dichiarazione (730/2024) è riconoscibile dalla dicitura “73024” presente nella colonna “Tipo documento”. La ricevuta ha lo stesso numero di protocollo telematico (rilasciato dall’Agenzia delle Entrate) della dichiarazione.

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