Esenzione Imu 2024 con dichiarazione obbligatoria per questi immobili

Nadia Pascale

4 Dicembre 2024 - 15:32

In alcuni casi specifici per avere l’esenzione IMU è necessaria una dichiarazione. Ecco cosa dice l’Agenzia delle Entrate e quando effettuare la dichiarazione per evitare la decadenza dall’esenzione.

Esenzione Imu 2024 con dichiarazione obbligatoria per questi immobili

L’esenzione IMU consente di non pagare l’IMU al verificarsi di determinate condizioni. Non sempre però basta il sussistere delle stesse, in alcuni casi tra le condizioni da rispettare vi è la presentazione della dichiarazione IMU per l’esenzione.

Per alcune categorie di immobili è obbligatoria la dichiarazione IMU per poter fruire dell’esenzione dal pagamento dell’imposta. È quanto chiarito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: occorre la dichiarazione obbligatoria anche nel 2024.

Il MEF con questo chiarimento, di fatto, si adegua alla recente sentenza della Corte di Cassazione andando a dare una necessaria conferma sulla dichiarazione IMU che diventa obbligatoria per poter godere del diritto all’esenzione dal pagamento.

Quanto viene affermato, riassumendo, è che un principio del diritto tributario sta proprio nell’onere della comunicazione. E proprio per questo la dichiarazione IMU è resa obbligatoria, ma solo in alcuni casi.

Dichiarazione IMU per il diritto all’esenzione

Nel dettaglio il MEF chiarisce che il diritto all’esenzione dal pagamento dell’IMU diventa subordinato alla dichiarazione, per i seguenti immobili:

  • i fabbricati “merce”, ovvero quelli costruiti dell’impresa costruttrice e destinati alla vendita;
  • gli alloggi sociali individuati dal decreto del 22 aprile 2008 dal ministro delle Infrastrutture;
  • le case militari, cioè alloggi appartenenti al personale in servizio nelle Forze armate, di polizia e militare.

La Corte di Cassazione fa risalire tale obbligo al decreto legge 102 del 2013 che introduce casi in cui per ottenere l’esenzione è necessario presentare ogni anno la dichiarazione. Le successive riforme alla normativa IMU infatti non hanno intaccato questa parte.
Ne deriva che, esclusi quelli enucleati, in tutti gli altri casi non occorre presentare la dichiarazione IMU, ad esempio non si presenta la dichiarazione IMU per avvalersi dell’esenzione IMU prima casa.

I fabbricati “merce” e l’esenzione Imu

Gli immobili “merce” sono i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati.

L’esenzione IMU per i fabbricati “merce” è stata introdotta con il comma 751 dell’art. 1 della legge n. 160 del 2019, ma con entrata in vigore dal 2022. In più di una sentenza la Corte di Cassazione si è pronunciata al riguardo dei fabbricati “merce”, affermando sempre che per l’esenzione IMU è necessaria la presentazione della dichiarazione. Questo perché, come evidenziato nella pronuncia 25774 del 2022, non basta indicare nel bilancio che un determinato fabbricato è destinato alla vendita, ma occorre la dichiarazione.

La disciplina della nuova IMU

La Corte di Cassazione con due decisioni (5190 e 5191 del 2022) ha sottolineato che la disciplina della nuova IMU non ha abrogato il Decreto legge 102 del 2013 che prevedeva la presentazione della dichiarazione per il diritto all’esenzione.

Proprio per questo si riapre il dibattito sull’obbligo della presentazione in mancanza del quale decade il diritto all’esenzione.

Nello specifico l’IMU prevede le tre tipologie sopra riportate per l’esenzione dal pagamento come soggette all’obbligo di presentazione della dichiarazione.
Secondo la Corte di Cassazione alla dichiarazione per le tre tipologie di immobili (fabbricati merce, alloggi sociali e immobili forze armate e militari) deve essere attribuita efficacia costitutiva.

La decisione del Mef sull’esenzione Imu

Durante l’edizione di Telefisco 2023 il Mef ha preso atto delle sentenze della Corte di Cassazione disponendo che assolvere l’obbligo dichiarativo diventa una necessità per ottenere il beneficio fiscale dell’esenzione.

E proprio in tale ottica, in assenza del compimento dell’onere di comunicazione il beneficio fiscale decade e quindi è necessario pagare il tributo. La presentazione della dichiarazione IMU è dunque un onere formale, espressamente previsto a pena decadenza, che non può essere sostituito da altre forme di denuncia.

Ricordiamo che la dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 giugno 2024, mentre si deve pagare l’IMU entro il 17 giugno 2024 (prima rata) e il 16 dicembre 2024 (seconda rata).

Come presentare la dichiarazione IMU

La dichiarazione IMU deve essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui ha avuto inizio il possesso degli immobili o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

Il destintario è ovviamente il Comune in quanto destinatario dell’Imposta stessa.
La dichiarazione IMU deve essere effettuata utilizzando i modelli conformi disponibili presso il Comune o sul sito internet del Comune. Può essere consegnata a mano al Comune stesso, avendo cura di farla protocollare, oppure a mezzo di Raccomandata. In alternativa può essere utilizzata la posta elettronica certificata, PEC.

Nella maggior parte dei casi di esenzione IMU non serve inviare la dichiarazione ogni anno, ad esempio se vi sono variazioni, si procede alla dichiarazione IMU che resta valida anche per gli anni successivi. Differente è invece il caso dell’esenzione per i fabbricati appena visti, cioè fabbricati «merce», alloggi militari, allogi sociali.

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