Nuova esenzione IMU su un immobile a scelta dei coniugi con residenza diversa: novità valorizzate nella scadenza del 16 giugno. La decisione andrà indicata nella dichiarazione IMU 2023.
Importanti novità nell’ambito dell’esenzione IMU: cambiano le regole per i coniugi residenti in comuni diversi. A stabilire il nuovo esonero è l’emendamento approvato alla legge di conversione del DL 146/2021, decreto Fiscale, collegato alla Legge di Bilancio 2022.
L’emendamento mette fine a una discussione che va avanti da tempo. Il contesto è il seguente: il Ministero dell’Economia ha stabilito, nella circolare 3/DF del 2012, che era giusta l’esenzione IMU per i coniugi che vivono separati per esempio a causa di motivi lavorativi.
La Cassazione aveva fatto dietrofront con la sentenza n. 20130 del 24 settembre 2020, negando l’esenzione IMU prevista per l’abitazione principale perché il contribuente aveva spostato la residenza anagrafica in un immobile in un altro Comune, proprio per esigenze lavorative.
L’emendamento approvato al DL Fiscale mette un punto finale a questa discussione, scegliendo a favore del contribuente. Vediamo però cosa cambia e come funziona.
Esenzione IMU per i coniugi con residenza diversa: novità nel decreto Fiscale
L’emendamento al decreto Fiscale che cambia la disciplina dell’IMU è stata approvato dal Senato. Cambia, in particolare, la normativa nei confronti dei coniugi che hanno una residenza diversa, cioè presso due Comuni differenti, come succede spesso per motivi di lavoro.
Dal punto di vista legislativo, l’emendamento modifica l’articolo 1, comma 741, della Legge di Bilancio 2020, che contiene la disciplina dell’IMU prima casa per i componenti dello stesso nucleo familiare. Per abitazione principale si intende, come si legge alla lettera b comma 741 dell’articolo 1:
“l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.”
Le modifiche proposte nell’emendamento intervengono sulla normativa e superano sia l’interpretazione del MEF con la circolare n. 3/DF del 2012 sia la sentenza della Corte di Cassazione.
Esenzione IMU coniugi con residenza in due comuni diversi: cosa cambia?
Cosa cambia nello specifico? L’emendamento prevede che l’esenzione IMU, nel caso dei coniugi, si applichi per un solo immobile per nucleo familiare.
Sarà, però, il nucleo familiare stesso a decidere per quale immobile far valere l’esenzione. La nuova regola vale sia nel caso di immobili in due comuni diversi, sia nello stesso comune.
La disposizione non ha natura retroattiva, così come specificato dal MEF con la risposta all’interrogazione parlamentare del 20 aprile 2022 n. 5-07902 sulla «Disciplina dell’IMU applicabile ai componenti del medesimo nucleo familiare».
Il MEF ha infatti chiarito che nel caso di coniugi con doppia residenza e quindi doppia abitazione, l’esenzione IMU per un degli immobili trova applicazione solo a partire dal 2022.
Gli accertamenti inviati dai comuni per gli anni 2017/2021 sono giustificabili. Con riferimento a questo periodo si applica infatti l’orientamento previgente della Corte di cassazione secondo cui «nel caso in cui non è unico il riferimento alla residenza anagrafica e alla dimora abituale del nucleo familiare, l’esenzione non spetta in nessun caso» .
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